Ogni giorno, puntuale come un orologio, via Cesare Pintus si trasforma in un imbuto di auto parcheggiate in divieto di sosta, con automobilisti costretti a invadere la corsia opposta per riuscire a passare. A segnalarlo alla nostra redazione è Patrizia, una lettrice esasperata che percorre quotidianamente quella strada. La causa? i genitori dei ragazzi che frequentano il Convitto e che trasformano quello spazio in un parcheggio selvaggio, senza regole e con zero rispetto e sicurezza.

“Noi lavoratori e contribuenti che ogni giorno percorriamo via Cesare Pintus – racconta – siamo letteralmente ostaggio dei genitori dei ragazzi che frequentano il convitto. Dalle 13:30 alle 15:00 parcheggiano ovunque, anche in divieto di sosta, occupando quasi tutta la carreggiata fino allo stop”.
La situazione, spiega la lettrice, si ripete “da anni” e rappresenta un rischio concreto per la sicurezza. “Gli automobilisti sono costretti a procedere contromano per non restare fermi anche un’ora, in attesa che i “preziosi pargoli” raggiungano l’auto dei genitori. È assurdo e pericoloso”.
Patrizia sottolinea come il comportamento incivile dei genitori abbia anche un valore educativo negativo: “Questi ragazzi tra qualche anno prenderanno la patente e, vedendo l’esempio dei loro genitori, rischiano di ripetere lo stesso schema di arroganza e maleducazione”.
Ma ciò che più fa indignare la cittadina è l’assenza di controlli. “La cosa più vergognosa – aggiunge – è che i vigili urbani, a cui la situazione viene segnalata quasi ogni giorno, non intervengono mai. O non hanno pattuglie, o non rispondono al telefono”.
Secondo la lettrice, la soluzione sarebbe semplice: “Basterebbe qualche multa per scoraggiare questi comportamenti. Sono certa che, se venissero sanzionati, non ci riproverebbero più”.
Un appello, quello di Patrizia, che giriamo alle autorità competenti: i residenti e i lavoratori di via Cesare Pintus chiedono soltanto ordine, sicurezza e rispetto delle regole.











