Cagliari Online denuncia, Zedda chiude il capannone della vergogna

Giornali, amministratori e cittadini possono collaborare: l’8 novembre il nostro giornale aveva denunciato la bomba ecologica del capannone di viale Elmas occupato da Rom, prostitute e migranti in condizioni igieniche disperate. Il giorno dopo, il sindaco ha firmato l’ordinanza di sgombero


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

di Jacopo Norfo

Giornali, cittadini e amministrazione comunale possono collaborare: lo dimostra ulteriormente la storia che vi racconta oggi il nostro cronista Alessandro Congia. Lo scorso 8 novembre avevamo pubblicato un articolo di denuncia sulla vicenda (http://preprod.castedduonline.localmente.it/area-vasta/lungo-la-130/41624/viale-elmas-il-capannone-choc-mix-di-migranti-e-prostitute-video.html), il giorno dopo (9 novembre) il sindaco Massimo Zedda ha firmato l’ordinanza di sgombero totale dell’immobile. Cagliari Online denuncia, il sindaco interviene: addio al capannone della vergogna occupato da prostitute, Rom e migranti in situazioni igienico sanitarie disperati. Un vero e proprio girone dei disperati, un inferno trasformato in tetto per dormire. Dopo le ispezioni della Asl, il sindaco è giustamente intervenuto eliminando la bomba ecologica.   

Una vicenda che era andata oltre ogni limite, con un capannone fatiscente, quello di Viale Elmas, al civico 156, dove abitavano in massa, senza acqua e corrente, cittadini extracomunitari, migranti e famiglie rom. Una bomba ecologica pronta ad esplodere, dove rifiuti di ogni genere, sporcizia, topi e la pericolosità strutturale dell’edificio rappresentavano uno scenario da terzo mondo. La cancellata esterna arrugginita ora è sbarrata, il piazzale è controllato da due vigilantes della “Sicurezza Notturna” che impediscono l’accesso a chiunque: in lontananza si notano dei blocchetti di cemento che gli operai hanno utilizzato per murare ogni pertugio di quello stabile, che un tempo ospitava la sede dell’ex Incas Pisano. Al piano terra, una montagna di profilattici, escrementi e una puzza insopportabile, dove scorrazzavano anche i topi, con clienti e nigeriane che consumavano di nascosto i rapporti sessuali a pagamento.

IL TUGURIO. All’esterno, la copia cartacea dell’ordinanza sindacale del 9/11/2016, nella quale vengono messi in evidenza gli esiti dei precedenti sopralluoghi di qualche mese fa, effettuati dalla Asl 8Servizio Igiene del Suolo, (ispezione del 26 maggio 2016), dalla Polizia Municipale (del 30 maggio 2016) e dai Vigili del Fuoco, (datata 27/07/2016), dalle quali sono emerse le gravità in merito a carenze igienico-sanitarie, l’assenza dei servizi come acqua e corrente, la presenza di cumuli di immondizia, rifiuti di vario genere oltre all’incombente pericolo di stabilità delle mura, dovuto sorattutto al persistere di roghi appiccati per bruciare rifiuti di ogni genere.

[email protected]


In questo articolo: