“La situazione del reparto di oncoematologia pediatrica e centro trapianti è inaccettabile e il silenzio delle istituzioni non è più tollerabile”. Inizia così la nuova lettera di denuncia inviata da Francesca Ziccheddu, presidentessa dell’Associazione sarda genitori oncoematologia pediatrica e Maria Grazia Caligaris del gruppo Socialismo diritti riforme al presidente del Consiglio regionale Michele Pais. La stessa Ziccheddu, contattata da Csateddu Online, racconta un episodio inquietante: “Qualche giorno fa un bambino di appena 7 anni che necessitava di un trapianto di midollo osseo è dovuto andare a Roma, con un volo speciale tra l’altro partito con un giorno di ritardo per un guasto all’aereo. È capitato perchè c’è stata un’improvvisa carenza di personale medico”, spiega. Ma i problemi sono ancora tanti e frequenti, come è possibile leggere dall’ennesimo appello alle istituzioni. Eccolo, di seguito.
“Gentile presidente Pais, ci rivolgiamo a Lei, a nome dei bambini e dei ragazzi costretti in cura nel reparto di Oncoematologia e nel centro trapianti dell’ospedale Microcitemico. Lo facciamo per la terza volta, con un comprensibile sconcerto, non avendo ancora avuto risposta alle lettere con le quali l’11 agosto e il 5 settembre scorsi, abbiamo sollecitato un suo autorevole intervento. Non è nostro costume richiedere l’attenzione della massima autorità istituzionale che rappresenta l’intera assemblea sarda, ma dobbiamo necessariamente ricorrere alla sua attenzione perché i nostri figli stanno subendo una incresciosa discriminazione non potendo fruire delle indispensabili cure secondo tempi certi e andando incontro ad interruzioni del servizio. Quanto sta avvenendo nell’Ospedale Microcitemico può essere definita una vergogna nazionale e non tralasceremo di assumere ulteriori iniziative per far conoscere all’opinione pubblica la condizione di disagio dei nostri ragazzi. Signor Presidente, ci sentiamo davvero soli e senza alcuna possibilità di intravedere una soluzione nonostante gli uffici dell’Aula di via Roma, che lei presiede, abbiano registrato due proposte di legge, espressione della volontà di maggioranza e minoranza, per risolvere il problema. Insomma abbiamo aspettato la chiusura per il periodo estivo e per il successivo rinnovo del Parlamento ma le cure dei nostri figli non possono più attendere. Nonostante l’abnegazione dei medici e di tutti gli operatori del reparto di Oncoematologia la realtà quotidiana è espressione di un sistema sempre più precario. Le problematiche sono connesse all’accorpamento dell’ospedale Microcitemico alla Asl 8 di Cagliari e chiediamo a Lei, ancora una volta, un autorevole intervento per sollecitare ai capigruppo del Consiglio regionale una seduta dell’Assemblea per dare una soluzione a una questione che grava pesantemente soprattutto per quelle famiglie che giungono a Cagliari per mantenere in vita i propri figli. Chiediamo che il Microcitemico ed in particolare il reparto di Oncoematologia pediatrica possa attingere alle strutture mediche e diagnostiche dell’Arnas Brotzu con continuità. Ed è questo quello che un accordo bipartisan intende garantire. Chiediamo dunque a Lei, che rappresenta la massima autorità nell’assemblea sarda, di procedere con la massima urgenza alla convocazione della commissione Salute affinché i componenti possano in tempi brevi procedere all’esame delle proposte di legge e a trovare la migliore sintesi possibile. Ci aspettiamo subito dopo la convocazione del Consiglio regionale per l’approvazione del dispositivo che, in attesa di un più articolato eventuale intervento, consenta ai nostri figli di poter contare su un’assistenza sanitaria meno complicata da passaggi burocratici e difficoltà di accesso alle cure. Ciò significherà anche per noi genitori vivere la malattia dei nostri bambini e ragazzi in modo meno angosciante. Confidiamo nella Sua sensibilità e siamo certe che saprà adoperarsi per dare una risposta ai bisogni di salute di una purtroppo larga fetta di ragazzi, famiglie e sanitari”.









