La pioggia di un anno fa rimane solo un ricordo, fortunatamente. L’edizione numero 23 di Monumenti Aperti fa boom, e come al solito sono i rioni di Castello e Marina i più visitati. Tappa obbligata, per migliaia di cagliaritani e sardi e turisti, la “misteriosa” casa massonica, che sarà sicuramente tra i siti più visitati. Elmetto in testa e almeno mezz’ora di coda per scendere sottoterra e visitare il pozzo di San Pancrazio, proprio a pochi metri dalla torre sbarrata da oltre un anno. Molti curiosi anche all’asilo di Marina e Stampace in via Baylle, aperto per la prima volta, così come alla galleria del Parco degli Anelli, una piccola ma significativa “svolta culturale” per il rione popolare di Sant’Elia. E sono le guide i seimila studenti volontari i veri protagonisti: tra bambini che spiegano, a menadito e in inglese, questo o quel reperto al Museo archeologico, o gli alunni delle decine di scuole medie che, senza un filo di imbarazzo, riescono a tenere alta l’attenzione dei visitatori alla Torre della Quarta Regia e al chiostro di San Domenico.
Ma è Castello, soprattutto, a confermarsi cuore pulsante di Monumenti Aperti: sin dalla mattina in migliaia hanno scelto il percorso tra le mura storiche, scegliendo di pranzare dai “caddozzoni” parcheggiati in viale Buoncammino, piazza Arsenale e piazza Palazzo. Qualche disagio per gli automobilisti, costretti a lunghe code sino alla rotonda dei Giardini Pubblici proprio per il continuo viavai di cagliaritani e turisti in piazza Arsenale.









