Quarto sbarco nel giro di pochi mesi e nuovamente la “macchina dei soccorsi e dell’assistenzialismo sardo” si è messa in moto senza particolari ritardi e disagi. Il nuovo arrivo di migranti in Sardegna, è avvenuto come previsto questa mattina, al Molo Rinascita: la nave norvegese Siem Pilot è sbarcata con a bordo 664 profughi soccorsi tra venerdi e sabato, (recuperati al largo delle coste libiche), quasi tutti sono nigeriani, almeno cinque le donne incinte, mentre secondo una prima stima, ci sarebbero almeno una trentina di casi di scabbia. Si trovavano a bordo di sei gommoni e sono stati recuperati da varie unità della Marina Militare e dalla nave “Dattilo” della Guardia Costiera e affidati, come è già avvenuto in altre precedenti occasioni, alla Siem Pilot.
LE POLEMICHE. «Pensavamo che la stagione degli sbarchi fosse conclusa invece siamo alle prese con l’ennesimo arrivo di stranieri sulle nostre coste – afferma con preoccupazione, Luca Agati – Sindacato Autonomo di Polizia – sono mesi che lo ripetiamo, logisticamente accogliere persone sull’isola crea problemi di ordine pubblico, visto che dopo pochi giorni gli ospiti manifestano l’intenzione di andarsene. La spinta a fare le cose per bene non deve essere fraintesa con la decisione di approfittarne. I poliziotti – conclude Agati – sono pochi e la penuria di mezzi rende il sistema non adatto a questo genere di attività». La Prefettura di Cagliari, già da queste ore, sta organizzando l’accoglienza contattando sia le altre Prefetture dell’Isola (per verificare le varie disponibilità di posti nelle strutture ricettive sarde) e allo stesso tempo, ha attivato la macchina organizzativa dei soccorsi, che vede coinvolte forze dell’ordine, Protezione Civile, Asl, Croce rossa, associazioni di volontariato, Caritas e i vari enti preposti alle visite mediche e alle operazioni di identificazione dei migranti. (Alessandro Congia Castedduonline.it)











