Novembre, dicembre, gennaio e febbraio: quattro mesi durante i quali i lavoratori “incastrati” nell’appalto esterno che svolgono servizi di portierato e lavori esecutivi nelle varie facoltà cagliaritane hanno atteso una mossa dai piani alti dello stesso ateneo. C’è un taglio di ore, in alcuni casi, e di soldi. Tanti denari in meno, “anche quattrocento, partendo da una paga mensile di 700-800 euro diventa una mazzata alla quale è difficilissimo resistere”. Così, 4 mesi dopo, nuova protesta sotto le finestre del rettorato di via Università.
“Abbiamo messo di mezzo anche avvocati esperti per formalizzare una proposta per trovare una soluzione, facendo una regolare richiesta di accesso agli atti che però, dopo due mesi, rimane ancora tale”, spiega Nella Milazzo della Filcams Cgil, “la Del Zompo continua a ignorare il dramma che stanno vivendo centinaia di lavoratori. O arriva una svolta o sono pronti a non lavorare, di fatto paralizzando tutte le facoltà perché non verranno ad aprire i cancelli”.










