Cagliari, niente autogru a causa del Covid: dopo 30 anni si ferma il servizio rimozioni

Caos nell’appalto per il servizio di prelievo dei veicoli. La società di Roma che si è aggiudicata l’appalto, a causa della pandemia, non riesce a procurarsi i mezzi per gestirlo. I sostituti hanno rinunciato. “Il risultato è che un povero disabile che vede il suo posto occupato impropriamente o un titolare di un passo carraio rimangono ostaggi dell’illegalità”


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Caos sulle rimozioni delle auto. Il servizio a Cagliari è bloccato. La società di Roma che si è aggiudicata l’appalto, a causa dell’emergenza Covid, non riesce a procurarsi i mezzi per gestirlo. E la coop che la sostituiva fino al mese scorso ha rinunciato ad andare avanti. Così l’amministrazione ha avviato il primo giorno di aprile una trattativa d’emergenza con una terza ditta. Ma la negoziazione non è conclusa e al momento non c’è un gestore.

La storia. Il 10 dicembre scorso il Comune ha aggiudicato, in concessione quadriennale, il “servizio di prelievo, trasporto, deposito e custodia dei veicoli rimossi”, alla ditta Cosir di Roma e dal giorno successivo la polizia municipale chiede alla ditta romana di partire “d’urgenza” col servizio. Ma la Cosir prende tempo. Si giustifica con la drammatica situazione legata alla pandemia e ammette un problema per l’approvvigionamento delle attrezzature e dei mezzi da impiegare nel servizio (anche a causa del rallentamento nel settore delle spedizioni e dei trasporti aerei e marittimi eccetera). La ditta romana si dichiara impossibilitata a partire, soprattutto per la “materiale irrealizzabilità oggettiva della immediata disponibilità di tutti i mezzi, attrezzature ecc., necessarie per svolgere il servizio”. Insomma non ha i mezzi per partire con le rimozioni. Impossibilità ribadita anche il 28 dicembre scorso, quando ipotizzeranno l’avvio solo il primo giorno di marzo del 2021. La polizia decide quindi di dare tempo all’azienda fino al primo di marzo e poi al primo giorno di aprile. Nel frattempo affida il servizio alla coop “Servizi e trasporti 2000”. Ad aprile però Cosir ancora non è pronta e ottiene un rinvio fino al settembre prossimo e la Polizia chiede quindi, il 31 marzo, a Servizi e Trasporti 2000 di andare avanti fino a settembre.

Ma la coop stavolta rifiuta e così la municipale si trova con la grana di non essere in grado di affrontare “i casi di estrema urgenza, in caso di intralci gravi alla circolazione veicolare nonché nei casi necessitati da motivi di sicurezza e incolumità di persone e cose”. Il servizio decide quindi di autorizzare una procedura per l’affidamento diretto della fornitura del servizio con procedura semplificata e stabilisce che si avvierà una trattativa diretta con “il potenziale fornitore individuato nella ditta “L’Assistenza””, di Assemini fino all’affidamento definitivo alla Cosir, previsto a settembre. “Ma la trattativa non è conclusa”, ammette lapidario Salvatore Di Niola, titolare de “L’Assistenza. Impossibile, nonostante i vari tentativi, raggiungere il comandante della polizia municipale Mario Delogu per un commento sulla vicenda. Durissimi invece gli utenti, secondo alcuni “è davvero inqualificabile per un cittadino accettare che il Comune di Cagliari non abbia dopo più di trent’anni ininterrotti, la possibilità di rimuovere macchine in divieto. Il risultato è che un povero disabile che vede il suo posto occupato impropriamente o un titolare di un passo carraio rimangono ostaggi dell’illegalità”.


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