al dirigente della squadra mobile Marco Basile Tra i tre pusher e rapinatori arrestati dalla polizia c’è anche Alexander Kapitonov. 23 anni, nato in Russia, un passato da boxeur e da soldato nell’esercito. Il suo arrivo a Cagliari qualche anno fa, “insieme alla madre. Lo abbiamo bloccato a Olbia mentre si stava per imbarcare su una nave”, spiega il dirigente della squadra mobile Marco Basile. Kapitonov, sempre stando alle indagini condotte dalla polizia, si sarebbe lamentato con gli altri due “soci” di non avere una percentuale adeguata sui guadagni derivanti dallo spaccio di cocaina. Da lì il “furto” di molta polvere bianca, poi riveduta per centomila euro. Il russo trapiantato a Cagliari “faceva parte della banda”. Quella stessa banda che, poi, lo stava cercando ovunque, non sapendo che lui era fuggito a Roma. Kapitonov compare in un video, divulgato dalle Forze dell’ordine durante la conferenza stampa odierna, di una televisione russa, mentre parla di tematiche legate alla vita da militare, vestito in uniforme.
(P.R.)








