Cagliari, Brotzu-Oncologico, Fi: “Meno soldi per i pazienti e nuove poltrone”

Tocco: “Istituita una struttura complessa con nuovi posti di potere all’interno dei presidi per governare i tre presidi ora accorpati, con un demansionamento dei direttori che non si è assolutamente tradotto in un taglio delle spese. Di più. I costi andranno a gravare sulla gestione del sistema sanitario


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Sanità, nuovi vertici per la struttura complessa tra Brotzu, Microcitemico e Oncologico. Attacco di Tocco (Fi): “Si sottraggono risorse ai pazienti per creare altri posti di comando”.

<<Gli atti amministrativi stanno sconfessando i criteri della riforma ospedaliera varata dalla maggioranza, con la moltiplicazione dei posti di comando all’interno dell’universo sanitario sardo>>. E’ l’accusa del vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI) che non si sottrae dalle critiche alla giunta Pigliaru: <<L’ultimo capitolo è relativo all’azienda ospedaliera Brotzu – spiega il rappresentante degli azzurri – con l’accorpamento tra l’ospedale Microcitemico e il Businco (polo oncologico dell’area vasta) che ha modificato l’assetto organizzativo dei presidi>>.

Lo scheletro operativo dell’azienda – prima del riordino ospedaliero – prevedeva tre direttori diversi per le strutture cagliaritane. L’impianto del nuovo disegno avrebbe dovuto quindi portare un risparmio consistente dei costi. Uno snellimento restato solo sulla carta: <<Perché alla prova dei fatti così non è stato – spiega Tocco – perché è stata istituita una struttura complessa con nuovi posti di potere all’interno dei presidi per governare i tre presidi ora accorpati, con un demansionamento dei direttori che non si è assolutamente tradotto in un taglio delle spese. I costi andranno a gravare sulla gestione del sistema sanitario>>.

Molti dubbi, tante ombre: <<E’ stato aperto il bando per direttore di struttura complessa che conferma questa filosofia, venendo meno quindi lo spirito della riforma – conclude Tocco – E’ l’ennesima contraddizione di una rivoluzione sbandierata dalla giunta come toccasana, mentre vengono pubblicate le statistiche e gli andamenti sui tempi d’attesa troppo lunghi negli ospedali sardi, con la disdetta delle visite già prenotate. Una battaglia che abbiamo portato avanti sin dall’inizio del riordino, rilevando come questi mutamenti avrebbero comportato la moltiplicazione dei posti di potere sottraendo ingenti risorse ai pazienti>>.


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