Cagliari, “nei palazzi con i maxi mastelli la Tari sarà ripartita tra tutti i residenti”

Molti palazzi hanno un unico grande bidone grigio, impossibile sapere chi produrrà meno secco: “I pagamenti potrebbero essere suddivisi anche conteggiando i millesimi” . E, se un solo condomino non riduce la produzione di rifiuti, rischia di vanificare l’impegno dei suoi vicini. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA all’assessore dell’Igiene del suolo


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Meno volte si espone il mastello del secco e meno si paga la Tari? Il progetto imbastito dal Comune di Cagliari, che dovrebbe vedere la luce entro fine anno, può valere per chi ha il proprio bidoncino personale. Discorso diverso, invece, per chi abita in palazzine con più di dieci famiglie e utilizza solo i maxi mastelli condominiali. Impossibile stabilire chi sia virtuoso e chi, viceversa, continui a produrre molto secco. Un problema non di poco conto: se in una via di San Benedetto, per esempio, una minore esposizione del mini mastello garantirà un risparmio in bolletta, in una strada qualunque di San Michele in molti potrebbero essere costretti a incrociare le dita e augurarsi che il maxi bidone raggiunga la capienza massima non al ritmo di una volta alla settimana. Alessandro Guarracino, assessore comunale dell’Igiene del suolo, è già a conoscenza di questa differenza: “Per chi ha i mastelli condominiali le spese potebbero essere ripartite in parti uguali tra tutti gli abitanti, o magari conteggiando i millesimi”.
E se qualcuno dovesse continuare a produrre molto secco e indifferenziato? “In questo caso, se un residente non farà correttamente la riduzione dei rifiuti, rischia di intaccare tutti gli altri”. Insomma, allo stato attuale e nell’attesa di nuovi possibili metodi da adottare, la situazione per i tanti palazzi provvisti di un unico contenitore in comune è questa. Guarracino, tuttavia, osserva che il progetto, nell’insieme, “dovrebbe avvantaggiare tutto il condominio”.


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