Bloccato e multato dalla polizia Municipale di Cagliari mentre, al volante della sua auto, stava raggiungendo il suo negozio di Cagliari. Piccolo (nemmeno tanto) particolare: vive a Selargius. Uno degli ultimi sardi “protagonisti” di una multa per mancato rispetto dei divieti legati al Coronavirus è Luca Maddaloni, il 54enne titolare di due negozi specializzati nella vendita di abiti usati per bambini intervistato qualche ora fa dal nostro giornale. Il controllo è avvenuto oggi, pochi minuti prima delle sedici. Nella copia del verbale da 373 euro tondi tondi, i vigili hanno scritto che “sebbene lo spostamento non fosse motivato da comprovate esigenze lavorative e di salute, si trasferiva con mezzo privato nel Comune di Cagliari, proveniente dal Comune di Selargius”. Totale minimo delle multa: 533 euro, “solo” 373 se pagherà entro i prossimi trenta giorni. Ma, anche in questo caso, c’è una giustificazione decisamente particolare. Maddaloni, infatti, aveva “altre autocertificazioni, per quella odierna ho risolto facendomela fare direttamente dai poliziotti”. E lì c’è scritto chiaramente che “mi sto recando presso il mio negozio a Cagliari per prendere una risma di carta dal mio negozio per fare studiare i miei figli online”. Una dichiarazione firmata, dunque ufficiale.
Certo, le regole sono regole e tutti, ormai, sanno che gli spostamenti da un Comune all’altro sono vietati tranne in pochissimi e urgentissimi casi. Maddaloni lo sa: “Sì, ma farò ricorso al giudice di pace, dopo essermi consultato col mio avvocato. Ritengo che la motivazione ci fosse, i negozi che vendono cancelleria sono tutti chiusi, Solinas ha deciso così. So solo che i miei figli hanno finito i quaderni sui quali poter prendere appunti durante le lezioni online. Qualcuno ha detto che potrei acquistarli su internet, ma non sono obbligato certo a farlo, potrei magari aver avuto delle fregature e, comunque, non è che i quaderni ti arrivano un minuto dopo”.










