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Cagliari, matrimoni ko e organizzatori disperati: “Ripartire il 31 luglio? Così non lavoreremo sino al 2022” (VIDEO)
La data di ripartenza prevista dal Governo Draghi per le wedding planner? “Assurda, serve programmazione. Stiamo perdendo tantissimi clienti, soprattutto stranieri che non possono venire a sposarsi qui in Sardegna. Da mesi non abbiamo nessun aiuto economico, ora la Regione deve darci soldi”. GUARDATE il VIDEO
Sono due le parole principali, urlate sotto i portici del Consiglio regionale, dai tanti organizzatori di matrimoni. Le celebrazioni sono praticamente ko: davanti all’altare o nelle sale dei Comuni solo pochi intimi, poi le feste sono vietate. E le casse dei wedding planner sono desolatamente vuote. E l’ultima decisione del Governo Draghi li penalizza: “Dicono che possiamo tornare al lavoro solo dal 31 luglio, vuol dire decretare la nostra morte. Per noi significa perdere anche tutto il 2021, perchè dobbiamo fare programmazione”; spiega una delle organizzatrici della manifestazione, Ivonne Concu: “Qui ci sono tante famiglie che lavorano per la filiera del wedding, dal parrucchiere al make up artist, e non hanno reddito. Le spose stanno rinviando i matrimoni per la quinta volta e non siamo stati nominati. Meglio, ci hanno bloccati: e allora chiediamo ristori e una ripartenza immediata. Tanto bla bla ma poca sostanza, ci sono negozi di abiti da sposa con i magazzini pieni e attività di service costretti a pagare la cassa integrazione. Vogliamo una data più vicina alle nostre esigenze, magari un fine maggio, così possiamo organizzare per i mesi successivi”.
E da settembre in poi? “C’è il problema della destagionalizzazione. Io porto sposi dal nord Europa, dall’America, dalla Russia e dalla Cina. Tutto fermo, tutto deleterio: vogliamo una data certa e ristori dalle Regioni”.