L’ha scritto pubblicamente su Facebook, “Da lunedì 26 aprile saremo lieti di accogliere sia chi si fermerà per l’asporto, sia chi vorrà serenamente accomodarsi, nel rispetto delle norme anti Covid ed in ottemperanza degli articoli costituzionali. Diritto al lavoro; libertà personale. Stop ai divieti; stop ai redditi di cittadinanza; stop ai redditi di sostegno; stop alla Naspi; stop alle scelte illogiche del governo( Conte-Draghi o chicchessia). Diamo valore al lavoro, alla libertà, alla produttività, alla socializzazione. Diamo valore alla vita, ora!”. Romina Tavolacci, 50 anni, da un anno alla guida di uno storico bar di Cagliari in via Millelire, lo conferma anche mettendoci la faccia: “Sì, da oggi io apro”. In piena zona rossa la barista ha deciso “di far accomodare ai tavoli i clienti. Perchè? Perchè presumo che la chiusura delle attività non ha portato nessun beneficio, penso che i contagi non siamo correlati al regolare svolgimento delle attività. E ho bisogno di lavorare, visto che non ho avuto nessun tipo di sostegno o supporto. Le alternative”, spiega la Tavolacci, “erano tre: andare a rubare, mettersi una pistola in bocca o lavorare”. Ha scelto, ovviamente, la terza opzione, la 50enne: “Lascio liberi i clienti di essere serviti, se vogliono, al tavolo. Nel mio locale le norme anti Covid sono rispettati, lo igienizzo ogni giorno e ci sono le distanze, non è un posto dove normalmente ci sono assembramenti. Penso che consumare un caffè seduti, e non in strada, sia più dignitoso”.
Racconta di aver già battuto diversi scontrini. E i controlli e le multe? “Ho già avuto dei controlli, la paura e il timore ci sono ma c’è anche la disperazione di non saper più cosa fare”, osserva. “Ho rilevato il bar nel 2020, essendo una start up sono rimasta tagliata fuori da tanti parametri. Zero ristori”. Nessuna paura, quindi, di dover eventualmente pagare una sanzione salata e, forse, di rischiare di dover chiudere il bar per qualche giorno? “La paura ci tiene ammanettati in casa, a questo punto serve un’azione: ho partecipato alla manifestazione di piazza dei Centomila, ho visto un bel riscontro”.