L’sos è grande come la casa popolare, nel rione cagliaritano di Sant’Elia, nella quale vivono “in otto. Io, mia moglie, i miei tre figli e i miei tre nipoti”. Pino Salis, 74 anni, pensionato, un passato come lavoratore all’interno dello storico cinema Olimpia di via Roma, che aveva chiuso i battenti nei primi anni Duemila, può contare solo “sulla mia pensione di 1100 euro”. Tante le difficoltà vissute negli anni dall’uomo: ha accudito i suoi nipoti e, poi, l’Inps ha rivoluto indietro tutti gli assegni familiari che ha ricevuto: “Ma quello è un altro discorso” e la battaglia è ancora aperta. Ora, l’emergenza è un’altra, come racconta Salis a Casteddu Online: “La bolletta della luce è scaduta a marzo, devo pagare cento euro ma non mi è rimasto nulla della pensione”. Il motivo? “I debiti da pagare. Bombola del gas, poi le spese fatte al mercato per poter acquistare cibo. Non abbiamo nemmeno i soldi per mangiare. Una mia figlia è disabile, gli altri non riescono a trovare un lavoro”. Nemmeno i suoi nipoti, ventenni, sono ancora riusciti ad avere un’occupazione: “Mia moglie ha lavorato in passato come badante, ma non ha nessuna pensione”, prosegue Salis.
“Viviamo in una casa di Area grande cento metri quadri, ogni mese dobbiamo pagare l’affitto di 106 euro”. Difficile, stando al suo racconto, far quadrare i conti quando ci sono otto bocche da sfamare. “Lancio un appello al sindaco Paolo Truzzu o a chi può aiutarci: ci serve una mano per pagare le bollette e poter trovare un lavoro ai miei figli e ai miei nipoti”, afferma il pensionato. “Chiunque possa darci una mano può chiamare al +393478372322”.











