Preoccupazione crescente attorno all’ipotesi di trasferimento del reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Microcitemico di Cagliari al dipartimento materno infantile del Brotzu. A lanciare l’allarme è la garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu, che si rivolge direttamente all’assessore alla sanità Carlo Dario Bartolazzi e al commissario straordinario della Asl 8 di Cagliari, Aldo Atzori, affinché scongiurino questa prospettiva.
Secondo la garante, un eventuale spostamento metterebbe a rischio i diritti dei piccoli pazienti. “Mi appello al principio fondamentale del superiore e preminente interesse del minore, sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – scrive Puligheddu –. Il benessere psicofisico e i bisogni dei bambini devono restare la priorità assoluta, al di sopra di ogni altro interesse. Per questo motivo è necessario che i pazienti rimangano al centro delle scelte sanitarie”. Attualmente il dipartimento di salute mentale e dipendenze della Asl 8 comprende i servizi di diagnosi e cura, i centri territoriali di salute mentale, la neuropsichiatria infantile ospedaliera, i servizi per le dipendenze patologiche e l’unità operativa di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Una rete integrata che, sottolinea la garante, assicura multidisciplinarietà e continuità terapeutica. Il trasferimento del reparto, invece, rischierebbe di spezzare questo equilibrio, con ricadute negative sulla qualità e sull’efficacia dell’assistenza.
“I rischi per i minori affetti da patologie sarebbero enormi – aggiunge Puligheddu –. Serve un chiarimento immediato da parte dell’assessore e del commissario, anche per garantire certezze al personale che oggi opera in un clima di incertezza e sfiducia. Una condizione che inevitabilmente incide sia sulla qualità delle cure, sia sulla serenità delle famiglie”.










