I tavolini dei bar compresi tra via Garibaldi, via Manno e il Corso Vittorio sono pronti a essere ripiegati e riposti, con le sedie, o nei magazzini interni o, peggio andando, negli spazi già piccoli delle caffetterie. La decisione del Comune, legata a doppio filo col ritorno delle automobili nelle strade pedonali per favorire le operazioni di carico e scarico, è realtà. Il servizio Suape ha già inviato le lettere ai titolari dei bar, e loro non l’hanno presa assolutamente bene. C’è chi è contrario da sempre al ritorno delle marmitte e chi era sì favorevole, ma dopo la crisi legata al Coronavirus ha cambiato la scala delle priorità. Manuele Muggianu, 30 anni, è titolare di un bar di via Garibaldi: “È arrivata la lettera, martedì scorso, l’email che mi impone di non mettere più i tavolini fuori alle otto del mattino, ma così perdo l’orario migliore, quello delle colazioni. Da concessione ho 6 tavolini e quindici posti a sedere, ma con le direttive anti Covid ho tagliato il numero, solo quattro tavoli. Ora, purtroppo, dovrò levarli: oltre al danno anche la beffa, non potrò lasciarli nemmeno su un lato della strada accatastati ma all’interno del mio locale, abbastanza piccolo e con i posti decimati dalle linee guida, mi ritroverò i tavoli in mezzo ai piedi sino alle dieci. Dopo due mesi e mezzo di chiusura ripartire è difficile, ho già un netto calo degli incassi”, afferma Muggianu, “gli affari non vanno bene. Con ogni caffè venduto e servito su quei tavolini ci mantengo la famiglia. Chiedo al Comune di annullare quest’assurda decisione, in parte sono d’accordo per la riapertura alle auto per caricare e scaricare merci, ma penso anche che se nell’arco della giornata possono coesistere tavolini, auto delle Forze dell’ordine e dei mezzi della nettezza urbana, anche la mattina si possano tenere i tavolini”.
Molto critico anche Anselmo Paganessi, alla guida di un bar letterario in via Manno da un bel po’ di anni: “Purtroppo siamo penalizzati, è un orario nel quale arrivano le commesse e in estate anche i turisti, trovando i tavolini fuori fanno colazione. Un servizio in più che verrà a mancare, e il bar resta invisibile senza i tavolini e mi occuperanno dello spazio interno”, osserva, “io ho la possibilità di mettere otto tavolini per trenta posti, ma ne metto sempre sei con 24 posti a sedere. Non rubo ulteriori spazi, inoltre col passaggio di mezzi di trasporto la strada diventerà di nuovo sporca, io sono contrario al passaggio delle auto perchè mi penalizza. Al sindaco Truzzu dico di mettersi una mano sul cuore, trovi una soluzione per accontentarci tutti, non può penalizzarci in questa maniera, io qualche colazione la faccio, in estate ancora di più perchè c’è il piacere di sedersi fuori”.









