Resta senza risposte definitive la morte di Roberto Cabras, l’agente immobiliare 44enne ritrovato privo di vita all’interno della sua auto precipitata in un burrone a Castiadas. L’autopsia ha riscontrato sul corpo alcune ferite, che tuttavia non avrebbero provocato il decesso e che potrebbero, con tutta probabilità, essere compatibili con la dinamica dell’incidente. Ma l’esame non ha fornito elementi certi per chiudere il caso, lasciando ancora aperti diversi interrogativi. Nessun nuovo esame autoptico sarà effettuato. Solo un esame obiettivo sulla salma in contraddittorio con il medico legale, alla presenza della dottoressa Simona Ledda, sostituta, e della CTP Roberta Bruzzone. Al termine, è stato prestato, da parte dell’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale dell’ex moglie e dei figli del povero Roberto, il consenso al dissequestro della salma per la cristiana tumulazione. “L’autopsia è stata condotta in modo preciso e professionale, senza trascurare alcun particolare”, ha dichiarato Piscitelli. “Di una cosa però ho avuto la certezza, sinora solo mio forte sospetto: Roberto Cabras poteva essere salvato. E di ciò avrò modo di discutere con l’ottimo magistrato inquirente, dottor Mario Leo, a cui presenterò dettagliate memorie”. L’inchiesta, aperta per omicidio colposo, resta in corso. La famiglia continua a chiedere che venga fatta piena luce sulla vicenda.












