Cagliari Lampedusa 2, arrivano altri 285 migranti:sbarchi tutto l’anno

Sbarchi anche a dicembre, Cagliari è ormai la Lampedusa 2: polemica durissima in consiglio regionale


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Questo pomeriggio, al molo Rinascita di Cagliari, è previsto l’ottavo sbarco di migranti del 2015.

Il Sistema regionale di Protezione civile sta completando il montaggio del campo per l’assistenza alle 286 persone in arrivo. Saranno impegnati nel corso della giornata circa 80 donne e uomini, compresi i volontari e i radioamatori. Sulla banchina si allestisce una tensostruttura da 160 metri quadri, una tenda di posto medico avanzato, 7 tende dedicate alle visite mediche e all’identificazione, un ambulatorio mobile per l’Unità pediatrica, un ufficio mobile di supporto, l’intera logistica elettrica per il campo e due autobotti per una capienza totale di 15 mila litri.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, effettuerà un sopralluogo al porto per seguire le operazioni di assistenza.

“Dopo sei mesi dal giorno in cui il centrosinistra ha respinto in aula la nostra mozione sulla questionemigranti continuano gli sbarchi e l’uso della Sardegna come muro d’Europa sul Mediterraneo. Dai banchi dell’opposizione, ci siamo fatti carico noi di quell’iniziativa, che sarebbe dovuta partire da chi ha la responsabilità di governo. Invece non solo hanno respinto il nostro contributo costruttivo, ma in più non hanno sentito in tutto questo tempo il dovere di elaborare una proposta alternativa, se non quella di accettare supinamente gli ordini dei capibastone di Roma”. Lo ricorda Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Chiedevamo l’immediata convocazione di un vertice urgente con il Governo, la revisione degli accordi precedentemente sottoscritti al fine di rivendicare mezzi e risorse per affrontare l’emergenza, un’equa distribuzione dello sforzo sostenuto da ciascuna Regione per scongiurare l’ipotesi che la Sardegna diventasse in maniera tacita una sorta di grande centro di accoglienza nazionale. La proposta è stata etichettata come “razzista” da una maggioranza che predica l’apertura al mondo, ma ha serie difficoltà a confrontarsi perfino con chi è seduto a pochi metri di distanza da loro nell’aula consiliare. Il risultato? Nessun confronto con l’esecutivo nazionale, una revisione degli accordi in senso peggiorativo, nessuna garanzia su risorse e mezzi. La Sardegna viene lasciata in balia degli eventi, con volontari, forze dell’ordine e singoli cittadini che, dopo le passerelle e le belle parole dei politici di sinistra, vengono abbandonati a fare i conti a tu per tu con il problema. Il sistema dell’immigrazione indiscriminata, senza razionalità, tradisce ogni fine umanitario e penalizza sia la Sardegna che gli stessi migranti. Portarli in Sardegna è illogico, perché mette nuovamente il mare tra loro e la destinazione cui sono diretti, con tensioni prevedibili e difficilmente controllabili. Sollecitiamo ancora una volta il presidente della Regione affinché metta da parte la politica “dello struzzo” e chieda un incontro urgente al Governo per chiedere impegni stringenti, opponendosi a nuovi sbarchi – ha concluso l’esponente azzurro- se non ci saranno fatti concreti da parte di Roma”.


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