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Commozione e lacrime tra le persone che hanno conosciuto Marco Gessa, l’uomo morto lunedì scorso dopo essere stato portato con un’ambulanza medicalizzata del 118 al pronto soccorso del Ss. Trinità. Era arrivato in condizioni gravi – da fonti interne all’ospedale si è saputo che gli è stato assegnato il codice rosso – e, purtroppo, si è spento dentro la medicheria dopo aver avuto un arresto cardiaco nonostante tutti i tentativi fatti dal personale medico per salvargli la vita. I carabinieri sono arrivati nel giro di pochi minuti e, su disposizione del magistrato di turno, è stata ordinata l’autopsia sulla salma di Gessa. C’è da chiarire, principalmente, l’esatto motivo della morte. Sui social sono tanti i pensieri e le frasi, struggenti, scritte da molti cagliaritani in ricordo del cinquantenne. Disoccupato, molto conosciuto nella zona di piazza Giovanni XXIII soprattutto dai commercianti. Adesso, loro sono tra i primi a ricordare “Marcolì”, snocciolando aneddoti e storie dove a trionfare è, sempre, la solidarietà.
“Voglio ricordarti così, con uno dei tanti sorrisi che ci siamo regalati e che la vita non ti ha saputo dare. Ciao caro Marco, riposa in pace. Per tanti sei stato un ‘invisibile’, ma non per me”, scrive un negoziante di via Castiglione, Davide. “ Io mi ricordo di quel bicchiere d’acqua e di quanto eri gentile quando stavi bene. Che la terra ti sia lieve. Uomo con gli occhi color carbone”, commenta Sara L. “La discrezione in persona, mi dispiace tantissimo”, aggiunge, nella lunga fila di commenti a una foto di Marco Gessa pubblicata su una pagina Facebook, Mario R.