Indignazione, rabbia, sgomento. La notizia sul carico di vestiti destinati ai poveri che in realtà finivano nelle bancarelle di Napoli, è una vera vergogna. Un filo conduttore tale e quale forse allo spreco che si nota ogni domenica, tra le bancarelle di Piazza Trento e nella zona tra Via Simeto e Via Po, a Cagliari: decine di lettori ci fanno osservare questa strana e assurda situazione; dalle prime ore del mattino, decine di ambulanti abusivi occupano i marciapiedi, appendono abiti e vestiario sui muri delle abitazioni, mentre a fine giornata, tra la chiusura di “conti e vendite”, si assiste ad un vero e proprio degrado, quasi inspiegabile, sotto gli occhi di tutti: accanto ai cassonetti di carta e cartone e dell’indifferenziata, cumuli di “spazzatura”, in realtà è “roba” forse invenduta o chissà da dove arriva.
Pantaloni, maglioni, giacche, non fa differenza, tra i rifiuti, un’icona di degrado accanto alla sporcizia. E nessuno controlla, vigila o impone agli ambulanti il senso civico o peggio ancora, c’è da domandarsi quale volto avranno i responsabili di tale gesto, perchè non evitare questo consueto scempio e rito domenicale? Come mai tutto quel vestiario accatastato vicino ai cassonetti? Chi vede ed assiste, perché non fa intervenire chi di competenza? Per ora sono domande senza un perché e senza neppure una flebile risposta, ma la Cagliari che potrebbe aiutare chi non può, è anche questa. Così è ..se vi pare.











