No, la Tari non strangola solo i commercianti ma anche i semplici residenti di Cagliari. Pensionati o lavoratori, poco cambia, la stangata è arrivata lo stesso. E gli annunci degli sconti sono rimasti, almeno a questo giro, tali. Chi si aspettava uno sconto, magari anche rispetto al 2019, è rimasto deluso. A voler essere gentili. Perchè è la rabbia a prevalere nelle testimonianze e nei racconti che gli stessi cagliaritani hanno spedito alla nostra redazione. La parola è una: “Salasso”. Quello che denuncia Gianni Banchini, sessantuno anni, residente alla Fonsarda: “Quarantacinque euro in più, in casa siamo io e mia moglie, entrambi pensionati”, racconta. “L’anno scorso la bolletta era più leggera, e rispetto agli anni passati non ho visto chissà quale risparmio. Ho addirittura superato le 26 esposizioni annuali del mastello del secco. Sono arrabbiato con il sindaco Truzzu e non tanto per la cifra, posso permettermela, quanto perchè ho ascoltato con le mie orecchie le sue dichiarazioni di sconti e risparmi. Poteva tranquillamente evitare di fare annunci che, poi, sono rimasti tali”.
Altro rione, San Benedetto. Mario Congera, tassista, vive insieme alla moglie in un pentavano: “Bolletta di 380 euro, l’ho subito pagata per togliermi il pensiero. Ho anche due localini, di 20 e quaranta metri quadri, che però sono sfitti”. Nessuno, quindi, produce spazzatura, ma la bolletta è arrivata lo stesso: “È così ogni anno, e forse non ho avuto sconti per la grandezza dell’appartamento principale”. Cagliari città sporca? Congera conferma che è così, dal suo osservatorio privilegiato: ogni giorno, infatti, scarrozza decine di persone, col suo taxi, in tutti i rioni.