Vietato chiedere l’obolo coi cartelli, o coi cani e in stato di abbrezza. Il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana, già approvato dalla giunta Truzzu, sarà approvato la settimana prossima con le nuove modifiche. E fioccano le proteste dell’opposizione. Negli articoli si legge che è vietata l’elemosina “quando è chiesta, in modo insistente e tale da arrecare disturbo esponendo cartelli o fingendo menomazioni fisiche, avvalendosi dell’impiego di minori o animali”. Oppure quando “si condiziona la libertà di movimento altrui, ponendosi in modo insistente o frapponendosi, nei parcheggi, tra l’autovettura e l’automobilista o un passeggero”. E poi quando si ostacola l’ingresso nei negozi, uffici, market, luoghi di culto o quando si esercita nei pressi dei semafori e degli incroci “causando intralcio alla circolazione veicolare”. Niente elemosina anche “nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici intralciando la salita o la discesa dagli stessi” o “in condizioni di ebbrezza alcolica o da stupefacenti”.
“Il regolamento è assolutamente irricevibile non è stato modificato nulla rispetto alle richieste che avevamo formulato”, dichiara Anna Puddu, Progressisti, “dovevano superare la concezione esclusivamente repressiva per agevolare un approccio volto a restituire dignità a queste persone, ma non l’hanno fatto. L’elemosina è alla base del vivere civile e fare la carità è un dovere anche per i cattolici e l’esigenza del decoro non può andare a colpire i diritti degli ultimi. Noi avevamo chiesto attivare i servizi sociali per le persone che si trovano in quelle determinate condizioni. Perché è falso”, aggiunge, “che i servizi intervengono in ogni situazione, perché non c’è nessuno che faccia ponte con queste persone che vivono in spazi di fortuna. Perciò è necessario che l’amministrazione metta in campo politiche e proposte che permettano di invertirei il percorso di marginalità invece di aggravare le sofferenze degli essere umani già crocifissi dalla vita”.