Le ultime telefonate a fine marzo, tra una prenotazione di una visita e una richiesta di chiarimenti. Poi, cuffie e badge sono rimasti accanto ai telefoni, e 22 operatori del cup dell’Assl sono stati mandati a casa. Nessun rinnovo del contratto a tempo determinato, addio a decine di stipendi in una Sardegna dove trovare un lavoro è ancora paragonabile, spesso, a un miracolo. Hanno tutti tra i 30 e i quaranticinque anni gli ormai ex lavoratori del Centro unico di prenotazione. Tra loro Regna la disperazione e hanno deciso di protestare con un sit in sotto il palazzo dell’Assl di via Piero della Francesca, chiedendo un incontro con il direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano.
“C’è il dramma di nuovi disoccupati e, anche, le difficoltà di tutti i sardi nel poter prenotare una visita medica, con questi tagli il servizio è ritornato nel caos, con attese lunghissime”, dice il segretario territoriale del comparto sanità della Uil Guido Sarritzu. “Domani abbiamo un incontro con Moirano e col direttore responsabile del servizio per cercare una soluzione”. Nell’attesa, ecco nuovi sardi disoccupati: Cagliari Online ha raccolto le loro testimonianze, si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it









