Cagliari : luci e ombre. Il Cagliari diverte e regala spettacolo ai suoi tifosi. In Italia Zeman è un modello da imitare per tanti allenatori e i giocatori che hanno avuto la fortuna e il merito di essere stati allenati da lui lo seguono anche da lontano,spendono parole di stima e sperano di poterci lavorare in futuro. Ma i numeri non sono esaltanti e i rossoblu in classifica sono in una posizione che merita attenzione. Un dato emerge dopo le prime 12 gare giocate: sono stati realizzati 20 gol e ne sono stati subiti 20. Due vittorie travolgenti in trasferta con Inter ed Empoli, 5 sconfitte con Atalanta, Roma, Torino, Lazio e Verona e altrettanti pareggi con Milan, Sampdoria, Genoa, Napoli e Sassuolo per un bottino di 11 punti e il16posto. Sono molti i punti regalati e troppe le occasioni sprecate . La squadra in questo primo scorcio di campionato ha dimostrato di sbagliare l’approccio mentale alla gara. Entra in campo con un blocco psicologico ed emotivo e mostra di avere paura dell’avversario. A Napoli i ragazzi di Zeman hanno iniziato a giocare solo quando erano sotto di due gol dimostrando di potersela giocare alla pari con lo squadrone di Benitez e forse di meritare la vittoria. Cosa occorre per superare questo gap? Quali potrebbero essere le cause ? I giocatori hanno svolto un’ottima preparazione e il tecnico boemo viene considerato da tutti, senza alcun dubbio, un grande maestro di sport che insegna calcio ed è uno che non si accontenta mai, è molto preparato e sempre propositivo. La squadra cresce e interpreta il modulo con applicazione ed esprime un buon livello tecnico tattico. Ma quali sono i problemi che attanagliano i giocatori? Manca un leader e un motivatore all’interno della squadra ? È un problema di concentrazione ? A livello professionistico aumentano le aspettative e occorre grande attenzione all’allenamento mentale per una migliore gestione dello stress pre-gara e quindi un adeguato approccio alla gara stessa. Molte squadre si avvalgono dell’aiuto di uno o più professionisti che aiutino il gruppo ad elaborare e acquisire consapevolezza sul proprio vissuto emotivo. Questa figura nel Cagliari è presente nel settore giovanile. La squadra è giovane, forte dal punto di vista fisico, ma emerge la necessità di allenarla alla gara dal punto di vista mentale; l’obiettivo è la vittoria ed esistono svariate tecniche e metodologie sia a livello di squadra e sia a livello individuale per raggiungere l’obiettivo. Lo stesso presidente Giulini in settimana ha dichiarato che la squadra inizia la partita solo quando non ha più nulla da perdere. Occorre riflettere e adoperarsi tutti insieme per risolvere il problema è noi abbiamo voluto lanciare un segnale. Al Sant’Elia domani arriva la Fiorentina di Montella e il Cagliari sarà chiamato a trovare finalmente la prima vittoria casalinga per uscire dalle sabbie mobili della classifica e trovare continuità nei risultati e una giusta dimensione. Al di là dei giocatori che andranno in campo ci aspettiamo una prova di maturità e una grande prestazione.












