È Roma, più precisamente l’Anfisa, l’agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria che, col ministero, deve dettare i tempi dei collaudi del doppio tracciato della metropolitana che unirà piazza Repubblica a Cagliari con l’hinterland. Gli operari termineranno entro aprile, ma i convogli non entreranno in funzione da subito: l’Arst invierà tutti i documenti (una parte li ha già spediti) oltremare e le tempistiche per i via liberi definitivi non dovranno arrivare dalla Sardegna. Con i lavori in via Galvani finiti e quelli in via Italia, nella porzione che interessa l’Arst, presto conclusi, bisgonerà ancora fare affidamento sui bus sostitutivi che, comunque, hanno dei tempi di percorrenza più lunghi perchè non viaggiano su nessuna corsia preferenziale. “I disagi ci sono ora, ma conta il futuro, cioè quando avremo in attività totale il doppio binario”, osserva il direttore centrale dell’Arst Carlo Poledrini. Che non può fornire tempi certi perchè, semplicemente, non li decide lui. Tecnici ed esperti romani dovranno comunicare, prima o poi, quanto tempo potrebbero durare, in media, le verifiche. Metro pronta per l’estate o direttamente per il prossimo autunno? Difficile dirlo con una certezza anche solo un po’ solida. Sena bolli, firme e timbri i motori non si riaccenderanno.
“Ricordo però quando non c’era nemmeno un binario della metro, a breve ne avremo due”, ricorda Poledrini. “I ritardi sulla tabella di marcia non dipendono da noi e nemmeno dalle squadre di operai in azione. Tra poco termineremo la fermata di San Saturnino a breve torneremo a lavorare anche nel piazzale di Madre Teresa di Calcutta e nel viale Diaz. Fosse per noi, vorremo avere già tutte le autorizzazioni tra le mani”. Ma così non è e allora, per tantissimi pendolari e semplici viaggiatori, l’alternativa è una: i bus sostitutivi, con orari di percorrenza decisamente più lunghi rispetto alla metropolitana.











