Il primo giorno senza la mascherina obbligatoria all’aperto a Cagliari? All’insegna della prudenza e dell’abitudine. I nasi e le bocche libere non mancano, ma la maggioranza dei cagliaritani in giro, soprattutto nel centro, tiene la mascherina. In un venerdì che profuma di primavera in anticipo, le narici protette sono ancora tante: “Sì, togliere la mascherina è una prima libertà ma la tengo sempre pronta”, dice Agostino, 59 anni, badante, mentre da una panchina di piazza Garibaldi controlla l’anziano che segue: “Ho tre dosi di vaccino. Devo sempre indossarla per il lavoro che faccio, blocca un po’ il respiro ma dopo un po’ ti abitui”. Pietro tiene la mascherina sotto il mento, pronto a indossarla in caso di assembramenti: “Ormai sono abituato, poi devo mettermela appena entro in un luogo chiuso. Libertà in più? Sì”, sostiene, “siamo più rilassati, anche se è impossibile sapere cosa succederà in futuro”.
Francesco Montis, storico parrucchiere di Villanova, passeggia in via Garibaldi con due amici: “Mascherina sempre a portata di mano, continuo ad indossarla se ho amici a casa o se ci vediamo in gruppo al circolo. Libertà in più? No, per me è uguale, ormai ci ho fatto l’abitudine”.









