Intitola a Placido Cherchi un’aula del Liceo “Siotto Pintor”. Un borsa di studio riservata agli studenti universitari degli Studi Umanistici, un Convegno, organizzato alla MEM – Mediateca del Mediterraneo di via Mameli 164 e soprattutto l’intitolazione di un’aula nel Liceo Classico “Siotto Pintor” che lo ha visto prima come studente e poi come insegnante.
Queste le tappe principali delle attività di commemorazione della figura di Placido Cherchi a dieci anni dalla sua scomparsa, organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari.
“Crisi, identità, progetto. In memoria di Placido Cherchi” è il nome dell’insieme di iniziative che hanno preso il via nella mattina di oggi, venerdì 22 settembre 2023 nell’Aula Magna del Liceo cagliaritano.
Ragazzi e docenti si sono poi trasferiti nell’Aula al piano terra che è stata intitolata a Placido Cherchi.
Al simbolico taglio del nastro hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale cagliaritana, il vice Sindaco, Giorgio Angius e l’Assessora alla Cultura Maria Dolores Picciau. Che sono stati accolti nell’istituto scolastico dal Preside, Aldo Pillittu. Presente anche Roberto Carta, Sindaco di Oschiri, città che ha dato i natali a Placido Cherchi.
“Una persona – il ricordo di Maria Dolores Picciau – che ha fatto sempre emergere il suo pensiero, politicamente impegnata e fortemente critica. Controcorrente. Anticonformista. Ma anche generoso, giusto ed equilibrato. E per questo mi sembrava doveroso che Cagliari restituisse il giusto valore a questa grande figura di intellettuale a livello internazionale. Con una giornata commemorativa che si ripeterà ogni anno e che sarà dedicata ai giovani, un mondo che Cherchi amava particolarmente. Iniziative, doverose, come questa permettono all’Amministrazione di riportare alla luce figure che, a torto, sono state dimenticate ma che hanno contribuito a diffondere la cultura a Cagliari”.
“Cherchi – ha aggiunto Giorgio Angius – insegnava ad andare oltre, a non stare negli schemi e a non accontentarsi della semplice lezione. Credo che averlo avuto a Cagliari come insegnante sia stato un grande dono, non solo per i suoi studenti”.













