Cagliari, inizia la scuola e i genitori incrociano le dita: “Con i vaccini mai più Dad”

Prima campanella per gli studenti delle superiori, green pass obbligatorio per prof e bidelli. Le mamme sperano che sia un anno senza contagi: “I nostri figli son vaccinati, rispetteranno le regole. Abbiamo il certificato verde per entrare a scuola e per i colloqui: giusto così, devono averlo tutti”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Prima campanella anche a Cagliari per migliaia di studenti, inizia l’anno scolastico nuovo, il primo col green pass obbligatorio per docenti e personale scolastico. E per i genitori, senza non è possibile varcare i cancelli degli istituti. E il primo giorno dei giovani e delle giovani che si riaffacciano dentro le aule fila liscio in più di una scuola: per chi studia bastano mascherina e distanziamento, per chi lavora vaccino o tampone negativo. Vaccino, appunto: tra gli alunni molti hanno già fatto la prima dose e la speranza dei genitori è che possa rivelarsi una scelta vincente per evitare nuove chiusure o il tento temuto ritorno alla didattica a distanza. Antonella Pintor, 50 anni, ha un figlio che studia allo scientifico Michelangelo, prima superiore: “C’è stata una riunione qualche giorno fa, ci hanno informato che serviva il green pass anche per me, io sono vaccinata. Speriamo di avere un po’ di sicurezza in più, mio figlio sa quali sono le regole da seguire sia per la sua salute sia per il rispetto degli altri. Non so se i suoi compagni siano vaccinati, non c’è comunque l’obbligo”. Qualche genitore è, ovviamente, preoccupato: “Ognuno decide con la propria coscienza, le paure dei genitori non possono essere indagate. Ognuno le supera col modo di informarsi o affidandosi alla scienza”.
Un altra mamma è Roberta Trogu, 55 anni: “Mio figlio, in prima superiore, mi ha chiesto volontariamente di fare il vaccino, e anch’io l’ho fatto appena ne ho avuto la possibilità. La situazione attuale”, prosegue la donna, facendo un chiaro riferimento alla pandemia, “la conosciamo tutti e dobbiamo proteggerci. Mi auguro che la didattica a distanza non torni più, non va bene per i ragazzi che hanno bisogno di dover stare tra loro, le relazioni sono molto importanti. Non so quanti siano i suoi compagni di classe perché, per questioni di privacy, la scuola non ha pubblicato gli elenchi delle classi”.


In questo articolo: