Un giro in scooter si è trasformato in un incubo per un ragazzo di 19 anni di Sant’Elia, finito in coma circa tre mesi fa dopo un incidente provocato – secondo la sua testimonianza – da una rete di protezione installata dal Comune. Federico Trincas, questo il suo nome, oggi è fuori pericolo, ma porta addosso le cicatrici di quella caduta che gli ha perforato un polmone e lo ha tenuto per giorni sospeso tra la vita e la morte, in coma per tre giorni.
Trincas racconta di aver perso il controllo dello scooter all’improvviso, con la ruota che si è agganciata alla rete e di essere volato in una buca. L’incidente è avvenuto in via Schiavazzi, una strada del quartiere popolare cagliaritano di sant’Elia, dove da tempo i residenti segnalano dissesti e scarsa manutenzione.
Secondo la ricostruzione, la rete di protezione montata per delimitare un’area di lavori si sarebbe impigliata nello scooter, facendo precipitare il ragazzo in un fossato laterale. L’impatto gli ha provocato gravi lesioni interne. Trasportato d’urgenza al Brotzu, Trincas è rimasto in coma diversi giorni prima di riprendersi. Non si può rischiare la vita per una buca o per una rete montata male, dice ora che il pericolo è fortunatamente alle spalle, e chiede più attenzione dal Comune in modo che episodi così non si ripetano.












