In centinaia, da Marmilla e Sarcidano, sono arrivati a Cagliari per protestare contro i parchi eolici. Rappresentanti comunali e sindaci di Villanovaforru, Sardara, Sanluri e Collinas insieme ai cittadini, tutti uniti contro i due progetti, uno di Eni Green Power, che prevedono di installare tante pale anche in mare. Il messaggio alla politica sarda è chiaro: “Bisogna bloccare qualsiasi autorizzazione per progetti di realizzazione di mega impianti per la produzione di energia rinnovabile, dall’eolico al solare”. In tanti hanno voluto prendere la parola. Graziano Bullegas, di Italia Nostra, ci va giù duro: “La produzione di energia prevista sarebbe immensa rispetto ai reali bisogni della nostra regione, ecco perchè progetti simili vanno bloccati”. I rappresentanti dei comitati hanno consegnato un documento ai consiglieri regionali e sono stati incontrati dai vari capigruppo dei partiti politici regionali.
Nel documento ufficiale i comitati suggeriscono, con forza, di “effettuare l’analisi dei reali fabbisogni sulla base di obiettivi concreti e percorribili stabiliti attraverso un confronto con il sistema delle autonomie locali e comitati di cittadini per l’individuazione delle aree idonee ad ospitare le rinnovabili e la loro tipologia e taglia e di stanziare adeguate risorse finanziarie del bilancio della Regione per la promozione e il finanziamento delle comunità energetiche e per lo studio dei piani di azione per l’energia sostenibile intercomunali per la creazione di distretti energetici rivolti al settore pubblico e a quello privato per l’utilizzo sostenibile delle risorse dei territori”. Luigi Pisci, del comitato principale del Sarcidano, promette battaglia: “Bisogna riscrivere insieme a chi rappresenta i sardi una nuova pagina di transizione ecologica, inclusiva e diffusa che sia compatibile con le necessità energetica della nostra regione, altrimenti siamo pronti a ribellarci all’invasione colonialista che ci minaccia”.








