Cagliari, “il sistema dei colori è sbagliato: multate chi non rispetta le regole ma riaprite tutto”

La dura analisi di Sergio Marracini, direttore dei Covid hospital cagliaritani: “Malcontento e disagio sociale, basta ‘apri e chiudi’. Dovremo convivere anche con altri virus, riaprire le attività è un dovere per tutelare la salute pubblica”


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Le Regioni bianche, gialle, arancioni o rosse? La divisione cromatica imposta dal Governo per cercare di arginare i contagi Covid viene nettamente bocciata da Sergio Marracini, direttore sanitario dei Covid hospital cagliaritani: “La formula della strategia ad arcobaleno, nella lotta contro il Covid, in che cosa ha inciso? Nella risoluzione della pandemia di sicuro no, stante l’alta incidenza di positivi di questi giorni, dopo un anno di evoluzioni cromatiche nel Paese. Ha inciso nell’aumentare il malcontento e il disagio sociale, oltre che peggiorare la situazione economica delle imprese, già gravemente provate da una crisi da cui non ci si era mai ripresi. È auspicabile, quindi, offrire soluzioni che vadano oltre alla ormai deleteria e semplicistica proposta dell’”’apri e chiudi’. Sono mancate sia un’importante e decisa presa di coscienza da parte della popolazione circa la drammaticità del Covid; sia un programma Statale di continua formazione ed educazione sociale. Anziché improvvisare variazioni cromatiche, bisogna adottare moderne e accurate forme di controllo per chi non rispetta le regole, con sanzioni pesanti anche per chi non le fa rispettare”, osserva Marracini.
“Come più volte ho detto, dovremo convivere con questo e con altri virus. Come recita l’Oms “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non una semplice assenza di malattia o di infermità”, per cui è necessario creare un terreno di educazione sociale e civica per poter garantire una dignitosa esistenza in salute per tutti. “Riaprire le attività, seppur in modo graduale è necessariamente sicuro, è un dovere anche per la tutela della salute pubblica”.


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