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Cagliari, il salasso strisce blu dopo il Covid: la giunta Truzzu piazza il “simbolo” a Monte Urpinu. La colonnina delle nuove strisce blu, proprio lì, sotto la scalinata della Chiesa, ondata di parcheggi a pagamento in tutto il centro: praticamente impossibile trovare un parcheggio gratis, è arrivata una marea blu nel cuore della città. Si paga ovunque, e viene “abbellita” così anche la scalinata della Chiesa storica di Monte Urpinu. Da via Tuveri a via Scano, da via Cugia al tribunale, benvenuti nella nuova Cagliari di Truzzu: piste ciclabili nelle strade principali, anche più larghe di quelle realizzate da Zedda, e chi vuole parcheggiare paga salato.
Chi lavora in un ufficio attorno al tribunale si rassegni: da cinquanta centesimi a un euro all’ora, avvocati e commercialisti e clienti e semplici cittadini sul piede di guerra, costretti a pagare anche quattro euro per lasciare l’auto una sola mattina. E naturalmente fioccano anche le polemiche politiche: molti gli elettori di centrodestra delusi, che dal nuovo sindaco si aspettavano più agevolazioni per gli automobilisti. C’era una volta Delogu. Francesca Ghirra, leader dei Progressisti, attacca: “Sono riusciti a piazzare la colonnina per il pagamento della sosta in via Scano al centro della scalinata della chiesa di Santa Caterina, che non sarà forse un mirabile esempio di architettura moderna, ma merita senz’altro maggior rispetto”. Daniela, residente della zona, aggiunge: “In via Tuveri è andata peggio, la colonnina è proprio di fronte all ingresso di un condominio”.
Non bastava il caos di via della Pineta, con i cordoli dove inciampano i cittadini, con la carreggiata ristretta, con le code e il rischio incidenti maggiorato, in onore delle piste ciclabili. Ed è veramente simbolico: quella colonnina blu, dei parcheggi a pagamento, messa lì, sotto santa Caterina. C’era una volta il Covid. A breve distanza da decine di cartelli di “affittasi” dei locali commerciali sfitti e devastati dal Coronavirus in via Dante, via Alghero, via Pitzolo, via San Benedetto, con le insegne distrutte, tanti locali abbandonati. Commercianti che non ce l’hanno fatta, consumatori (almeno quelli che ancora possono spendere) che preferiscono per forza andare nei centri commerciali dove è gratis sia il parcheggio che l’aria condizionata.
Volete parcheggiare, intanto, cari cagliaritani? Pagate. Il tempismo del dopo virus. Molti cittadini cagliaritani chiedono: “Ma perchè nuovi parcheggi a pagamento, così tanti e proprio ora?”. Francesca Ghirra sulla sua pagina Fb ironizza: “Sicuramente diranno che è colpa di Zedda”. Un tempo nella scalinata di Monte Urpinu si facevano le sfilate di moda. Altro che bellezza. Ora, il totem è blu: la parola d’ordine è “pagare”. Il sindaco Truzzu ha poi precisato a Casteddu Online: ““Ho detto al servizio di farlo spostare, l’ha messo la ditta che ha i parcheggi, non il Comune”.