Ce l’ha fatta. Ha compiuto il giro della Sardegna a nuoto. Nel nome della figlia Amelia prematuramente scomparsa. Corrado Sorrentino, il pluricampione di nuoto ha percorso circa 700 chilometri in 57 tappe da 12mila metri ciascuna. Il “Giro di Sardegna a nuoto” è servito per raccogliere fondi per l’associazione Amelia Sorrentino ODV, che darà gambe al progetto per dotare di monitoraggio multiparametrico il reparto di oncoematologia pediatrica al Microcitemico di Cagliari.
Il “Giro” è partito il primo luglio 2022 da Marina Piccola. Scortato da un’imbarcazione d’appoggio con a bordo personale medico, Sorrentino si è diretto verso Terra Mala. Il 2 luglio Solanas. E poi, un giorno dopo l’altro: Porto Giunco-Villasimius (3/7), Sant’Elmo (4/6), Cala Sa Figu (5/7), Porto Corallo (6/7), Isola di Quirra (7/7), Barisoni/Tertenia (8/7), Marina di Gairo/Capo S’Asta (9/7), Punta su Mastixi (10/7), Arbatax (11/7), Capo Monte Santu (12/7), Cala Sisine (13/7), Cala Gonone (14/7), Punta Nera (15/7), Canazellu (16/7), La Caletta/Siniscola (17/7),Budoni (18/7), Punta Sabbatino (19/7), Isola dei Topi/Tavolara (20/7), Capo Figari/Golfo Aranci (21/7), Punta Capaccia (22/7), Isola Porco (23/7), Isola Spargi (24/7), Porto Quadro (25/7), Vignola Mare (26/7), Costa Paradiso (27/7), Isola Rossa (28/7), Castelsardo (29/7), Sorso (30/7), Porto Torres (1/8), Punta Barbarossa/Asinara (2/8), Cala di Capotagliato (3/8), Punta de Lu Nibaru (4/8), Argentiera (5/8), Capo Caccia (6/8), Punta Poglina (7/8), Cala Ittiri (8/8), Bosa (9/8), Tre Foghe (10/8), Capo Mannu (11/8), Mal di Ventre (12/8), Capo San Marco (13/8), Capo Frasca (14/8), Marina di Arbus (15/8), Piscinas (16/8), Buggerru (17/8), Masua (18/8), Punta Niedda (19/8), Mazzaccara (20/8), Golfo di Palmas/Is Prunis (21/8), Porto Pino (22/8), Punta Levante (23/8), Capo Malfatano (24/8), Santa Margherita di Pula (25/8), Pula (26/8) e Sarroch-Capo Sant’Elia (27/8).
Ieri l’arrivo a Marina Piccola. “Quello che ha fatto Corrado Sorrentino è straordinario”, ha scritto il regista Enrico Pau. “Nuotare intorno alla Sardegna. Potrebbe sembrare un’impresa sportiva ma in realtà è un atto d’amore, un atto d’amore rivolto a sua figlia Amelia ma anche alla potenza enorme della Natura. Corrado ha detto che in mare si è sentito ospite, il suo fluttuare a volte contro le correnti e le onde in mezzo a quella vastità ci ricorda quanto siamo piccoli noi esseri umani, la nostra forza è la volontà, il nostro limite, quello di tanti uomini, è quello di credere che la Natura sia stata creata solo per noi. Il gesto di Corrado che potrebbe sembrare sportivo è in realtà filosofico, è pieno di rispetto per questa forza misteriosa dentro la quale si nascondono le nostre origini profonde ma anche la nostra infinita fragilità”.