Il corteo del 25 aprile a Cagliari, organizzato come da tradizione dall’Anpi, si spacca proprio sull’invio delle armi all’Ucraina. Nei primi blocchi che hanno manifestato da piazza Garibaldi a piazza del Carmine i partiti e movimenti “istituzionali”, ma una parte di chi ha festeggiato l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo è rimasto nelle retrovie per manifestare la contrarietà alla guerra in Ucraina, che vede l’Italia fornire armi proprio alla popolazione bombardata e aggredita militarmente dalla Russia. Ci sono stati slogan contro la Nato e un invito, da parte di un gruppo di manifestanti, a non inviare armi al governo di Kiev. Una sola bandiera dell’Ucraina tenuta sulle spalle da un giovane, “inghiottita” tra i tanti vessilli comunisti e della Palestina. Alla testa del corteo un maxi striscione arcobaleno con la scritta “pace”.
Presente, per il Comune di Cagliari, il vicesindaco Paolo Angius. Dopo la classica deposizione di fiori al monumento dei Caduti in piazza Gramsci, il corteo, formato da circa 2500 persone, ha raggiunto piazza del Carmine.











