“Se potessi investire 200mila euro in coca avrei un ricarico pazzesco”. È una delle frasi detta da uno dei 4 arrestati nell’operazione antidroga dei carabinieri di Cagliari, scattata all’alba nel rione popolare di Sant’Elia, ed emersa durante la conferenza stampa nel comando provinciale di via Nuoro. Sì, la “polvere bianca” rendeva tanto alla banda di spacciatori che, sin da luglio 2020, era riuscita a far tornare la droga nel quartiere. Nei mesi precedenti, infatti, i carabinieri avevano stroncato un vasto giro di spaccio, arrestando ben 33 persone nell’operazione “Dama”. Era luglio 2020 ed era stato assestato un duro colpo al commercio, illegale, della droga. I 4 arresati – Diego Carlo Caria, 25 anni, Angelo e Vincenzo Masala, 26 e 51 anni, rispettivamente figlio e padre, Gianluca Mallus, 20 anni, unico finito ai domiciliari – erano riusciti a ricreare un mercato più che fiorente della droga. L’unico numero di cellulare che utilizzavano passava di chat in chat tra i clienti (tra loro anche “professionisti insospettabili”) e risultava sempre acceso: non esistevano orari proibitivi o domeniche, lo spaccio era non stop, e i pusher si passavano la droga anche attraverso i ballatoi e dalle finestre, visto che erano vicini di casa popolare.
E, oltre a cellulari, vestiti e scarpe di marca, c’erano anche i sogni di poter aumentare vertiginosamente il proprio giro d’affari e capire, anche, come poter riciclare il denaro. I carabinieri, in casa di Vincenzo Masala e Diego Carlo Caria, hanno trovato 4900 euro in contanti e quarantasette grammi di cocaina e nove grammi di eroina.












