Dopo le tantissime segnalazioni-denunce dei giorni scorsi da parte degli studenti del liceo Eleonora d’Arbore, prima di tutto per gli infiniti lavori in corso che mettono a dura prova la loro resistenza, arrivano alcune precisazioni da parte dei rappresentanti degli studenti che a loro volta affrescano la situazione.
Riportiamo la loro lettera integralmente come nei giorni scorsi abbiamo fatto con le lettere arrivate da gruppi numerosi di studenti.
“Noi rappresentanti d’Istituto del Liceo “Eleonora d’Arborea” abbiamo
sempre fatto della comunicazione trasparente il nostro punto di forza.
Proprio per questo, all’insorgere dei problemi legati all’inquinamento
acustico, abbiamo subito cercato di instaurare un dialogo prima con la
dirigenza e successivamente con i responsabili dei lavori per garantire
a tutti gli studenti il diritto di sapere cosa accade all’interno della
loro scuola.
Essendo più di 1300 studenti, la divulgazione delle informazioni non può essere tempestiva, e questo può comportare la diffusione di voci di corridoio. Dopo la protesta autonoma nata dagli alunni occupanti le classi adiacenti le zone di ristrutturazione, sono stati inviati due comunicati alla stampa da parte di uno o più studenti privi di informazioni accurate venute alla luce solo dopo i consigli d’istituto straordinari svolti nei giorni a seguire.
Negli articoli si è parlato di diverse problematiche in maniera troppo
superficiale, e vorremo chiarire alcuni punti:
• Abbiamo a disposizione un’aula magna nella sede succursale, sebbene di minori dimensioni rispetto a quella ora adibita per ospitare
temporaneamente delle classi;
• La protesta è stata causata dall’utilizzo continuo di strumenti che
causavano frastuono, non da rumori minimi come quello dei martelli o dei trapani;
• A causa del nuovo codice degli appalti, l’iter burocratico per
l’affidamento dei servizi esterni (come il punto ristoro) a una scuola numerosa come la nostra è diventato più complicato. In più, i lavori in corso renderebbero ancora più complessa la gestione di essi;
• La ricreazione dura 15 minuti come nella maggior parte degli istituti,
e gli studenti possono liberamente muoversi all’interno dell’andito che
ospita la propria classe;
• Le tapparelle sono state abbassate nei corridoi adiacenti ai lavori
solo in casi eccezionali e strettamente necessari, e mai per lunghi
periodi di tempo.
• Le foto e i video che fungono da prova della “muffa” nella scuola non
sono altro che sali di risalita, innocui e presenti solo nel sottopiano.
Verranno rimossi con l’intervento di riqualificazione in partenza nelle
settimane successive.
Assieme alle persone competenti dell’ufficio della città metropolitana
abbiamo raggiunto un punto d’intesa: i rumori saranno minimizzati, e
qualora questo non fosse possibile, la dirigenza sarà informata per
tempo, così da avere modo di trovare delle alternative per assicurare la
continuità didattica.
Infine condanniamo con fermezza l’intervento fuori dalla sede
centrale del gruppo giovanile di CasaPound “Blocco Studentesco” che, con il pretesto della “salvaguardia degli studenti” (senza un’effettiva
conoscenza della situazione) ha vandalizzato il muro di via Carboni Boi
con un manifesto e dei simboli pieni di retoriche neofasciste”.










