“Docenti precari? Scuole precarie: stabilizzazione subito”. Questo il messaggio, in estrema sintesi, promosso a gran voce dai prof senza contratto di Cagliari e della Sardegna. In tutta l’Isola sono cinquemila, 3500 dei quali lavorano come insegnanti di sostegno. Nessuna certezza all’orizzonte e una “tirata d’orecchi” anche all’attuale governo, che non avrebbe ancora tradotto in realtà la promessa delle stabilizzazioni. In circa cento sono scesi in piazza per protestare, insieme ai tre principali sindacati (Cgil, Cisl e Uil). Armati di fischietti, striscioni e bandiere, hanno urlato tutta la loro rabbia per una situazione ancora congelata.
“Tutti quelli che hanno responsabilità in materia, incluso l’attuale governo, devono garantire la copertura di tutti i posti in organico, ragionando anche su un processo di stabilizzazione straordinario del personale, sia quello docente sia quello Ata, anche questi ultimi sono in forte difficoltà come copertura”, spiega Emanuele Usai della Flc Cgil. “La situazione si sta aggravando sempre di più, le graduatorie degli abilitati sono vuote e tutto il sistema dell’abilitazione è ormai bloccato. Bisogna trovare gli strumenti per far partire i concorsi e tutte le disposizioni normative che ci sono e che consentono la stabilizzazione”.









