Cagliari, svolta nell’inchiesta sulla morte dei coniugi Gulisano. La perizia dei consulenti nominati dal gip Ermengarda Ferrarese ribalta l’ipotesi iniziale: non avvelenamento, ma morte violenta. Secondo i tecnici, uno dei due sarebbe stato strangolato e l’altro soffocato. Come riportato dall’Unione Sarda a firma di Francesco Pinna e dall’Ansa, la relazione, che sarà discussa nell’udienza dell’11 settembre, contrasta con le prime conclusioni della Procura, che aveva parlato di avvelenamento da nitrito di sodio sciolto nel caffè. Sul banco degli imputati resta il figlio della coppia, Claudio Gulisano, 44 anni, in carcere con l’accusa di duplice omicidio. La Procura ritiene che il movente sia economico, legato a problemi finanziari dell’uomo. A sostegno della tesi accusatoria, filmati, testimonianze e analisi dei cellulari delle vittime.










