Cagliari, i cittadini si mobilitano per viale Merello: raccolte 500 firme in pochi giorni, si alla proposta delle modifiche per salvaguardare uno dei viali simbolo della città. “Noi vogliamo che il viale Merello cambi la situazione attuale , ma non vogliamo stravolgimenti e soprattutto che si ripetano gli errori di via Roma e viale Trieste” spiega il presidente del Comitato di Stampace Adolfo Costa.
“Il successo della petizione con oltre 500 firme è enorme.
I cittadini hanno dimostrato interesse e maturità e si sono schierati con l’iniziativa del comitato dei residenti di Stampace che chiede a gran voce, con la voce delle cittadine e dei cittadini, di voltare pagina, ascoltare le istanze del comitato, che sono modifiche al progetto”. La preoccupazione è che si replichi la situazione di via Roma e viale Trieste, “vie storiche che sono state svillaneggiate da progetti assurdi.
Abbiamo quindi chiesto un incontro al comune per spiegare le ragioni delle modifiche”.
La petizione: negli ultimi anni, diversi progetti di riqualificazione stradale a Cagliari hanno portato a esiti non del tutto soddisfacenti, causando disagi ai cittadini e rallentamenti del traffico. “Come residenti di Cagliari, siamo preoccupati che il nuovo progetto per Viale Merello possa seguire la stessa sorte.
Ciò premesso, i cittadini, residenti nel quartiere di Stampace, pur apprezzando l’iniziativa comunale di eseguire lavori di riqualificazione del Viale Merello, certamente necessari, sono preoccupati dell’esito dei lavori stessi, e chiedono di inserire nel progetto i seguenti accorgimenti:
Per la salvaguardia delle alberature e l’integrità delle facciate, si chiede: che le chiome degli alberi vengano abbassate e se ne curi la manutenzione; che si eliminino le radici aeree e quelle affioranti. Chiediamo che il filo attuale delle alberature sia conservato al bordo della carreggiata, senza restringerla.
Per la tematica del parcheggio, i posti auto devono essere mantenuti sul manto stradale nel lato orientale, così come sono attualmente, senza ridurne il numero e senza riduzione della larghezza del marciapiede, Inoltre siamo contrari alla realizzazione di aiuole longitudinali fra le alberature, potenziale ricettacolo di sporcizia e presenze sgradite.
Per migliorare la fluidità del traffico, pubblico e privato, occorre consentire ai veicoli in salita verso Piazza d’Armi di disporsi su due file, e ripristinare la fermata dei bus in uscita da Piazza d’Armi, dove era in origine.
Riguardo all’illuminazione bisogna creare due distinte forme di illuminazione, una per i marciapiedi (lampioni di media altezza, circa 3 metri) e una per la carreggiata stradale (lampade pensili a centro strada).
Per evitare frequenti tagli nelle pavimentazioni del Viale occorre creare cunicoli intelligenti sotto i marciapiedi, ove alloggiare cavi e condotte, con i relativi chiusini, per la necessaria manutenzione.
Per i marciapiedi suggeriamo un pavimento drenante del tipo calcestruzzo architettonico lisciato.
Per la pavimentazione della carreggiata stradale, e il relativo sottofondo, suggeriamo materiale con carattere di alta resistenza e durevolezza, anche per l’elevato traffico pesante che transita nel Viale (bus e camion).
Si suggerisce di installare un autovelox, in aggiunta ai dossi.
Riteniamo poi inopportuno rendere a senso unico la via Don Bosco, tratto di strada nei due sensi che è infatti utile per disimpegnare il traffico locale.
Durante i lavori occorre assicurare la fluidità del traffico, facendo procedere il cantiere per brevi tratti e solo per metà della carreggiata stradale. Ai residenti e ai titolari di attività, dovrà comunque essere sempre assicurato l’accesso, pedonale e veicolare, nonché il parcheggio negli stalli esistenti nel viale e nei vicoli”.
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