“Abbiamo la fortuna di vivere in una terra ricca di spunti e ispirazione con un enorme bagaglio di tradizione. Abbiamo tantissimi artisti e professionisti che hanno potenziali enormi e che meritano la possibilità di poter raccontare la loro storia, e l’obbiettivo di questo evento è stato proprio questo: creare la magia, la tensione e l’emozione della passerella in uno show che sia in grado di connettere stilisti, idee, pubblico e maestranze, speriamo nel modo migliore possibile” hanno comunicato gli organizzatori.
Qualche giorno fa presso la Rinascente di Cagliari si è tenuto un evento unico nel suo genere per il panorama sardo che ha l’obbiettivo di unire moda, socialità e supportare le idee di giovani stilisti emergenti sardi. A organizzare l’evento insieme a Rinascente Cagliari, che abbinerà alla sfilata una Shopping Night, è stato Marco Pusceddu, fashion designer che ha lavorato tra Milano e Cagliari come stilista per alcune startup di moda e lavora tutt’ora per la Connectingdots, un’agenzia di produzione con sede a Milano che si occupa di production, regia e coordinamento nella gestione di eventi moda per grossi brand specialmente durante le Fashion Week.
L’idea nasce dalla volontà di portare in Sardegna una tipologia di format legato alla moda che fosse sofisticato e ricercato, e che riuscisse a collegare un network di addetti ai lavori e non solo, persone che gravitano intorno al mondo dell’arte e della cultura nell’isola, per condividere insieme un’esperienza nuova e stimolante. L’obbiettivo principale è quello di permettere a nuovi brand emergenti, ai quali è stato affiancato anche qualche nome gia conosciuto nell’isola e non solo, di presentare le loro collezioni, raccontare le loro storie e condividere con un pubblico piu ampio possibile la loro estetica e la loro identità. Ogni designer è stato libero di esprimere il proprio codice estetico in una sfilata pero strutturata in maniera coerente e omogenea.
La serata è stata aperta al pubblico, chiunque ha potuto prenderne parte e respirare “per una sera la magia di uno show di moda curato nei minimi dettagli”.
Hanno presentato la loro collezione: Valentina Enas con la sua “Thalassophile” che celebra il potere trasformativo del mare. Da simboli a emozioni, ogni capo incarna un viaggio di consapevolezza e cambiamento. Nella collezione beachwear modernità, innovazione e femminilità sono mescolati a tipici richiami della tradizione sarda.
Claude Couture Creation ispira invece la sua capsule al libro di Alberto Cocco “Il calendario degli animali”, si sono mescolati fra loro volumi leggeri, colori accesi e audaci trasparenze. Cartamoro ha raccontato un viaggio onirico nella vulnerabilità dell’infanzia che diventa forza nell’eta adulta, un dualismo di erotismo e innocenza che rappresenta il concetto in modo dark ma gentile.
Di seguito Alipinta ha presentato “Orgogliosa di me”, collezione che fa della libertà la sua parola chiave, concetto espresso tramite colori accesi e contrasti, al fianco di ogni donna, in ogni suo traguardo.
Nina Rey, lontano da moda e tendenze, racconta la sua donna, che diventa nient’altro che tutte le donne del mondo. Libere, sicure, indipendenti e a loro agio, cosi la stilista immagina le donne che scelgono i suoi abiti.
Ha chiuso lo show Virago, brand dell’organizzatore, Marco Pusceddu: Virago è forza, indipendenza, libertà. È una voce femminista, sessualità, eccentricità. Virago è una donna al comando, è un uomo con lo smalto, anticonvenzionale e anticonformista ma raffinato. “È il grido delle gonne troppo corte, dei tacchi troppo alti, delle borsette sulle braccia muscolose e del rossetto sulla barba. Il mix and match la fa da padrone, dando vita a capi pensati senza distinzione di sesso, eta e altre barriere. Solo tanta, ma mai troppa, personalità”.
È stato un evento all’insegna dell’inclusione, hanno calcato la passerella tantissimi modelli e modelle tra i quali una signora di 84 anni, Anna Soggiu, una drag queen (che ha recentemente partecipato al programma televisivo Drag Race Italia), Lightening Aurora, e un’ex modella di 58 anni che dopo 30 anni è tornata sulla passerella, Elisa Tami. Tutti e tre hanno sfilato per Virago, che ha voluto mostrare un casting il più eterogeneo possibile per dimostrare che lo stesso abito puo essere portato da chiunque in maniera indimenticabile, “perchè a contare non sono mai l’eta o il sesso, ma sempre e solo la personalità”.









