Resteranno in presidio sino al prossimo trenta ottobre i lavoratori dell’agenzia regionale Forestas, fuori da Villa Devoto a Cagliari. Il motivo? Il nuovo contratto che non viene ufficializzato e le difficoltà del dover operare tra poche risorse e difficoltà: “Siamo da 5160 giorni senza un contratto applicabile”, questa la denuncia del sindacato Sadirs. Il segretario regionale Gianluca Cinus spiega che “serve avere la certezza delle risorse economiche, già presenti ma non ancora trasferite, solo così può essere determinato il passaggio da un sistema privato a uno regionale, con un contratto. Siamo in lotta da quando è stata istituita l’agenzia Forestas, con l’attuale contratto i cinquemila lavoratori distribuiti su tutta la Sardegna non possono portare avanti determinate opere”. Un esempio su tutti? “La campagna antincendio, quest’anno è stata difficilissima” e i problemi hanno riguardato tanto “le vedette”, quanto “gli autisti di mezzi pesanti e leggeri”. E, all’orizzonte, c’è un autunno e un inverno dove, in caso di forti piogge e alluvioni, i forestali saranno chiamati a intervenire: “Chiediamo un intervento autorevole del presidente Solinas, senza un nuovo inquadramento anche l’estate prossima rischiamo di essere punto e a capo”.
E loro, i lavoratori di Forestas, raccontano tutte le difficoltà degli ultimi mesi a Casteddu Online. Giorgio Deiana, di Muravera, fa servizio come vedetta antincendio “sin dal 1982. Quest’anno è stato molto difficile soprattutto l’avvio della campagna, ho iniziato a giugno senza riuscire a coprire tutti i punti vedetta. Sono stato dislocato a Castiadas perchè era scoperta, l’attuale contratto porta svantaggi economici consistenti”. Alessandro Sanna lavora dal 2000 per Forestas: “Sono di Sinnai e faccio parte del cantiere Campidano, sono tornato al primo livello con la retribuzione da primo livello, nonostante in passato abbia svolto lavori con mansioni superiori. A Soleminis sono stato caposquadra vivaista, e oggi senza il contratto mi trovo a svolgere il lavoro come ai tempi dell’assunzione. Pagato meno, mi trovo a svolgere mansioni sempre da primo livello. Faccio 36 ore settimanali”.









