La scena è sempre la stessa, ogni maledetta domenica pomeriggio. Gli espositori del mercatino Cuore, nel rione cagliaritano di Sant’Elia, si disfano degli oggetti invenduti lasciandoli nell’isola ecologica attrezzata con vari cassonetti nel parcheggio stesso e, nel giro di pochi secondi, piombano disperati e furbetti che cercano di accaparrarsi libri, vestiti e altri oggetti che possono poi rivendere. Domenica scorsa, addirittura, un infermiere ha trovato un libro di anatomia a costo zero, lasciato accanto al bidone della carta. Una situazione insostenibile, a detta degli espositori, che stanno continuando a lamentarsi. E la Confesercenti, realtà che gestisce il mercatino spostato tre anni fa dalla zona di viale Trento a quella del parcheggio Cuore, lo sa benissimo.
Marco Medda, presidente di Confesercenti Cagliari, chiede ancora una volta un cambio di rotta netto: “Vanno messi i grossi cassonetti che si utilizzano nei market, quelli carrellati, che non possono essere riaperti e nei quali è impossibile che qualcuno possa frugare, lasciando spesso poi parte dei rifiuti per terra. L’ideale sarebbe che almeno due pattuglie della polizia Locale presidiassero la zona dove vengono portati gli oggetti invenduti, in modo da evitare che chiunque possa mettersi a rovistare, creando anche danni di tipo ambientale”.











