Cagliari, grave il titolare di un locale del Corso aggredito a colpi di casco: “Rossano, non mollare”

Rossano Murtas, titolare del ‘Kephas’, si trova nel reparto di Neurochirurgia del Brotzu ed è in pericolo di vita. Il suo aggressore, Alessandro Medda, è finito in manette. I negozianti del Corso: “Forza Rossano, siamo tutti con te”


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Si trova ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del Brotzu Rossano Murtas, il 50enne aggredito con un colpo di casco alla testa nel cuore della notte tra il Corso Vittorio e via Sassari dal ventenne Alessandro Medda, arrestato dalla polizia per tentato omicidio. I medici, nelle prossime ore, lo sottoporranno ad altre Tac: l’uomo è ancora in pericolo di vita e non è cosciente. Murtas è molto conosciuto: insieme alla moglie gestisce, proprio nel Corso Vittorio, il locale “Kephas Pizza & Grill”. Chi l’ha aggredito violentemente l’ha fatto a qualche ora di distanza da un litigio scoppiato tra lo stesso Murtas e il titolare di un altro locale: così è emerso dalla prime indagini svolte dai poliziotti. E tutto il Corso, oggi, è sotto choc per quanto accaduto: la notizia dell’aggressione al cinquantenne ha presto fatto il giro delle altre pizzerie, dei ristoranti, dei negozi non food e dei bar.

 

E sulla pagina ufficiale dell’associazione del Centro commerciale naturale “La passeggiata del Corso” c’è un lungo messaggio dedicato a Rossano Murtas: “Non avremmo mai voluto scrivere un post di questo tipo. Purtroppo è successo un fatto gravissimo, un ristoratore è stato aggredito. Lo spirito di questa pagina è quello di voler condividere successi e traguardi di tutte le attività presenti nel Corso. Vogliamo essere sempre propositivi anche nelle difficoltà, ma questo fatto ci mette a dura prova. Il Corso non è questo, non è una piazza dove si commettono illeciti e dove le persone debbano avere paura. È la via della leggerezza e della rilassatezza, dove chi viene nel corso vuole passare una serata tranquilla in compagnia delle persone care. Rossano sta lottando per la sua vita, e noi vogliamo essergli vicino e incoraggiarlo. Chiunque volesse partecipare può lasciare dei messaggi di incoraggiamento su questa pagina.
Facciamo sentire che il corso ha un cuore che pulsa all’unisono. Forza Rossano, siamo tutti con te”.