Gli operatori turistici bocciano la tassa di soggiorno. O meglio, la modalità di spesa degli introiti che arrivano dall’imposta. “Il gettito derivante dall’imposta di soggiorno deve essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”, precisa il presidente di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura, “invece le richieste delle associazioni di categoria avanzate all’amministrazione comunale di Cagliari sono rimaste inascoltate”.
In un documento che risale al 12 dicembre 2022 Federalberghi Sud Sardegna, Confindustria Sardegna Meridionale, Confesercenti Cagliari, Associazione BB di Cagliari e l’Associazione Extra, avevano chiesto al Comune di Cagliari di prendere in considerazione un elenco di investimenti per gli introiti del 2023. Tra questi, uno studio e determinazione degli obiettivi turistici da raggiungere nei prossimi 5 anni, determinazione degli obiettivi e feedback trimestrale, controlli formali e sostanziali per il contenimento dell’abusivismo. Ma anche il potenziamento e promozione internazionale del sito Cagliariturismo.it, il potenziamento degli infopoint, impegnando le edicole presenti nel territorio cittadino, visite virtuali in 3d dei principali monumenti cittadini. Il tutto possibilmente all’interno di una app sia Android che iOS, con la costruzione del Prodotto Turistico integrato Cagliari con tutti i suoi accessori e dettagli che puntano soprattutto a migliorare la qualità dei servizi offerti anche nei mesi di spalla e ad ampliare la permanenza media dei turisti e portarla almeno a 3 giorni. “Oggi non possiamo che constatare una scarsa conformità e mancanza di rispetto della norma sulla destinazione dei proventi dall’imposta versata dai turisti, informazione approssimativa, poco trasparente e intempestiva circa gli investimenti effettuati e la mancanza di ascolto delle istanze dei portatori di interesse territoriali e dai rappresentanti dalle associazioni di categoria locali”, precisa Mura, “solo per fare un esempio, oltre 429mila euro vengono investiti per il Capodanno senza neanche considerare che i voli da Natale a al primo giorno dell’anno prossimo non bastano neanche per i sardi, e aver saputo del concerto con così poco anticipo impedisce a qualsiasi turista di prenotare”.
Le associazioni di categoria pertanto ritengono “inaccettabile e irrispettoso l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale”, e chiedono “ancora una volta anche attraverso i mezzi di stampa, un intervento immediato e risposte concrete rispetto alle istanze presentate”.











