Nuovo colpo di scena nel caso della giovane ragazza rinvenuta morta nel canyon di Tuvixeddu. A distanza di tre decenni, dopo la riapertura del caso, ecco spuntare dall’Istituto di medicina legale quello che Murgia indossava il giorno della sua morte. Le immagini degli indumenti erano state rese note dalla famiglia lo scorso anno, oggi la notizia divulgata dal quotidiano “L’unione Sarda”.
Scatole e buste sono stati portati via dagli agenti della squadra mobile dentro i quali sarebbero conservati gli abiti di Manuela: dai pantaloni alle scarpe, la maglia e la biancheria intima.
All’epoca dei fatti il caso della giovane sedicenne venne archiviato come suicidio, una tesi che la famiglia non appoggiò: anni di silenzio per poi entrare in possesso delle carte, due anni fa, e la consapevolezza, ancor più, che Murgia non si lanciò dal canyon. Ferite incompatibili con la caduta, questo il risultato, depositato da Demontis, delle ultime analisi e il caso è stato dunque riaperto.










