Nessun mistero. Giampiero Lobina, il barista 68enne morto venerdì scorso alla fermata del bus in via Sonnino a Cagliari, è stato stroncato da un infarto. “Morte naturale”, questo il responso del medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo dell’anziano. La salma è stata restituita ai familiari, che hanno potuto finalmente fissare la data del funerale: domani, mercoledì 26 gennaio, alle 15:30, nella chiesa di Sant’Eusebio, toccherà a don Davide Meloni celebrare il rito funebre. Lobina era morto per strada, battendo la testa sul gradino di un negozio. Qualche ora prima aveva avuto un malore in piazza Garibaldi: soccorso dal 118, aveva però rifiutato il ricovero all’ospedale perchè si era ripreso. Ma quel malessere, purtroppo, era solo un “antipasto” di quanto gli è accaduto appena due ore dopo. La polizia, intervenuta insieme agli uomini della Scientifica, non aveva notato nessun segno particolare sul corpo del sessantottenne.
Ma il magistrato di turno aveva comunque disposto l’autopsia per sciogliere ogni dubbio. A distanza di quasi quattro giorni dalla tragedia, ora non ci sono più dubbi: a portarsi via il barista di Is Mirrionis è stato un infarto fatale.










