Tutti uniti per ricordare Manuela Murgia, trovata senza vita a soli 16 anni nel canyon di Tuvixeddu. Ormai è chiaro, grazie alla tenacia della famiglia e all’autopsia del professor De Montis, che Manuela non si è tolta la vita. E oggi, le sorelle Elisa e Anna e il fratello Gioele, insieme a tanti amici e persone comuni, hanno chiesto ancora una volta verità e giustizia. Una fiaccolata silenziosa ma potente, partita da Via Barigadu, dove abitava la 16enne, che poi è proseguita in un abbraccio da parte di tutto il quartiere a questa famiglia che da 30 anni lotta senza sosta per dare un volto a chi ha fatto del male a Manuela. Fondamentali saranno gli esami effettuati sugli abiti che la 16enne indossava quel drammatico giorno: la speranza è che si possa risalire ad eventuali tracce di Dna ancora presenti sui capi.











