Non erano pochi centesimi, ma vale il principio che se uno è nel giusto battaglia anche per una briciola di pane, soprattutto se è sua e le è stata portata via in modo anomalo. Simona Lecce, 49enne cagliaritana, si è rivolta all’Adiconsum che, a sua volta, ha messo in moto gli avvocati, per riavere indietro ben mille euro che lei ha versato in un atm della banca Fineco ma che, misteriosamente, non sono mai stati conteggiati. La beffa va in scena a marzo: “Avevo versao 2600 euro in contanti ma lo scontrino segnava zero euro, tutta colpa di un guasto dell’Atm. Avevo fatto tante telefonate, ero stata in filiale, avevo spedito email e moduli di reclamo per riavere quanto mi spetta”. Niente da fare, dall’istituto bancario erano sempre stati netti: “Nessun errore, quei mille euro non esistono”. E invece, a quanto pare, esistevano eccome. La Lecce ha fatto chiedere ufficialmente tutti i documenti alla banca: “Non hanno saputo dimostrare le loro ragioni e, visto che in questi casi non è il cliente o l’utente a dover dimostrare di avere versato denaro, ma la manca, presto riavrò i miei mille euro. Proprio oggi è arrivata la comunicazione”.
Una liberazione, per la donna: “Sapevo di essere nel giusto. Magari, se si fosse trattato di una cifra più piccola avrei evitato di rivolgermi all’Adiconsum. Invece ho fatto bene, praticamente hanno portato avanti loro tutta la pratica, riuscendo a vincere. Voglio che quanto mi è capitato sia conosciuto da tutti perchè è giusto, se si è dalla parte della ragione e della verità, combattere sino alla fine”. Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari, osserva che “la banca è stata condannata a versare l’intera somma. La vicenda della nostra associata dimostra come non bisogna mai arrendersi di fronte a un torto subito neanche quando la controparte è un avversario apparentemente invincibile come la banca. La tutela del consumatore fortunatamente in questi anni è migliorata tantissimo e ci offre la possibilità di affrontare tante battaglie con armi sempre più affilate. Finalmente la musica è cambiata”.








