di Paolo Rapeanu
Diciotto singole e cinquantasette doppie: totale 134 posti letto. Tutti occupati dagli studenti universitari in via Biasi, nella Casa dello studente gestita dall’Ersu nel rione della Fonsarda. E spunta l’avviso-beffa: nel 2014 i Vigili del fuoco “sono intervenuti per mettere in sicurezza alcune parti pericolanti della struttura”. Si tratta dei balconi, transennati col nastro biancorosso per via di crepe molto vistose e, ovviamente, inagibili. E proprio l’Ente regionale che si occupa dello studio universitario, all’inizio del nuovo anno accademico, ha affisso un cartello: “È fatto divieto assoluto di accesso, transito e sosta nella parte esterna dei balconi di questa struttura alloggio”, ricordando addirittura che si tratta di una disposizione dei Vigili del fuoco, datata ottobre 2014. E poi, immancabili, le scuse: “Ci scusiamo vivamente per il disagio ma la presente disposizione è finalizzata a garantire la piena sicurezza ed incolumità di tutti voi utenti e degli addetti operanti”. La firma alla fine del foglio è della responsabile di ben tre delle quattro Case dello studente presenti a Cagliari, Rita Boero.
E gli studenti fanno sentire tutta la loro rabbia, lanciando un sos attraverso Unica 2.0: “Quattro anni di promesse, quattro anni di silenzio, quattro anni di inefficienza. Si continua a osannare il grandissimo progetto del campus di viale La Playa e ci si dimentica dei poveri studenti che vivono nelle attuali Case”, attacca il rappresentante della struttura di via Biasi, Stefano Carcangiu. “Sono passati quattro anin da quando i Vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza alcune parti pericolanti della struttura e sono sempre quattro gli anni trascorsi da quando i balconi sono stati dichiarati inagibili. Siamo stanchi di questa situazione”, attacca Carcangiu, “continueremo a denunciare queste inadempienze che mettono a rischio la sicurezza degli studenti”.











