di Paolo Rapeanu
Molti nati – 1300 all’anno – ma poche infermiere e ostetriche. Succede al Santissima Trinità, nel reparto di Ostetricia e Neonatologia: c’è una lettera, scritta dalla direttrice dello spazio, che ha tutti i contorni di un sos: tra infermiere “assenti per gravidanza a rischio, per dimissioni volontarie e per assenza per malattia” ne sono presenti “9 al nido e 9 in degenza” e “non sono sufficienti a garantire la presenza in servizio per un numero minimo indispensabile”. In cima alla lettera, indirizzata al direttore dell’ospedale e al suo pari ruolo dell’Assl, compare la richiesta di sos: “Si richiede, con ogni consentita urgenza, la destinazione presso questa struttura di infermiere/ostetriche per garantire le prestazioni assistenziali e quelle diagnostiche terapeutiche alle pazienti ricoverate e ai neonati”.
Un intero reparto con una forte carenza di personale, insomma. A confermarlo ci sono anche i sindacati. La Fials, attraverso il suo segretario provinciale Paolo Cugliara, è netta: “I due reparti stanno scoppiando, la direzione del presidio ospedaliero non può fare finta di nulla e deve far arrivare più ostetriche. Come ospedale registriamo tantissimi parti da vari anni, ormai una media di 1300 all’anno, con un incremento che c’è stato da quando non c’è più questo servizio in numerose cliniche private”.











